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La Stampa Rassegna Stampa
14.12.2005 L' Europa non legittimi i terroristi di Hezbollah
l'appello di Ehud Gol, Ambasciatore d' Israele in Italia

Testata: La Stampa
Data: 14 dicembre 2005
Pagina: 14
Autore: Ehud Gol
Titolo: «Hezbollah, tolleranza zero»
LA STAMPA di mercoledì 14 dicembre 2005 pubblica a pagina 14 un articolo di Ehud Gol, Ambasciatore di Israele in Italia.

Ecco il testo:

Nelle ultime settimane l'organizzazione terroristica di Hezbollah, manovrata dalla Siria e finanziata dall'Iran, ha intensificato le sue azioni terroristiche contro Israele. I suoi attacchi - non provocati, sono stati particolarmente gravi e compiuti simultaneamente contro obbiettivi israeliani civili e militari, lungo tutta la linea di confine tra Libano e Israele, con razzi e missili, con armi da fuoco automatiche e colpi di mortaio. Ci sono stati inoltre tentativi di infiltrazioni per rapire militari israeliani. Undici israeliani sono rimasti feriti e i residenti della Galilea Superiore sono dovuti restare nei rifugi antibomba. Lo stesso leader dell'organizzazione, Hassan Nasrallah, ha dichiarato pubblicamente che il rapimento di israeliani, soldati o civili che siano, non solo è un diritto, ma anche un dovere di Hezbollah.
L'escalation di violenza da parte di Hezbollah giunge proprio nel momento in cui aumenta la pressione internazionale sulla Siria, a causa del suo ruolo nell'istigazione alla violenza e all'instabilità in Iraq, del suo coinvolgimento nell'assassinio dell'ex Primo Ministro libanese Hariri e della sua continua presenza in quel paese, in piena violazione della Risoluzione 1559 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. La Siria è uno stato che sponsorizza il terrorismo: coordina le attività operative di Hezbollah in Libano e ospita a Damasco i quartier generali di organizzazioni terroristiche palestinesi, come la Jihad Islamica. La motivazione primaria della rinnovata ondata di violenza è evidente e nasce dall'urgente bisogno, che il regime siriano ha, di distogliere l'attenzione regionale dal suo terrorismo contro i «fratelli» arabi e indirizzarla verso la sempre popolare «lotta contro Israele».
Come su qualsiasi altro governo sovrano, sul Governo libanese ricade la piena responsabilità per qualsiasi attività armata compiuta nel suo territorio. Tuttavia, dal completamento del ritiro israeliano dal Libano e dal ridispiegamento sul confine internazionale, nel maggio del 2000, il Libano non ha ancora assunto il controllo effettivo della sua regione meridionale e ha permesso a Hezbollah di rimanere armato e operativo in quell'area. Le stesse Nazioni Unite del resto hanno ripetutamente confermato che Israele si è pienamente ritirato dal territorio libanese, non lasciando alcun fondamento legale di sorta al pretesto secondo il quale Hezbollah desideri soltanto liberare il Libano dalla «occupazione» israeliana.
Hezbollah è responsabile per atti di terrorismo non solo contro Israele, ma anche nel resto del mondo, compreso lo spietato attacco contro obbiettivi ebraici in Argentina, come confermato proprio in questi giorni dalla stessa Procura Generale argentina, dopo undici anni di indagini sulle stragi all'ambasciata israeliana nel 1992 e alla comuità ebraica di Buenos Aires nel 1994. Tutto ciò con il sostegno, i finanziamenti e l'addestramento del regime di Teheran e delle Guardie della Rivoluzione Iraniana. Le intenzioni iraniane di «cancellare dalla mappa lo Stato di Israele», in altre parole di sterminare il popolo israeliano, sono state del resto recentemente ribadite dalle dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad.
È chiaro a tutti che il Governo israeliano si riserva il diritto fondamentale di proteggere i propri cittadini e di difendere i propri confini dagli attacchi, come farebbe qualsiasi altro Stato di fronte a una simile minaccia, ma la Comunità internazionale, da parte sua, deve prendere una posizione definitiva contro tali violenze e condannare in maniera inequivocabile gli Hezbollah e gli Stati patroni che ne orchestrano il terrorismo. Hezbollah dovrebbe essere trattata come l'organizzazione terroristica che è, e nessuna legittimazione politica o diplomatica dovrebbe essere concessa ai suoi leader in generale né ai suoi rappresentanti presso il Governo libanese in particolare. Eppure alcuni ambasciatori occidentali si sono incontrati con un ministro del governo libanese appartenente a questa organizzazione terroristica, e Israele ha espresso pertanto il proprio disappunto al riguardo, anche al governo italiano.
L'Ue, sotto il semestre di presidenza italiana, agì molto bene includendo l'organizzazione di Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche. L'Europa deve porre le considerazioni etiche e morali al di sopra di qualsiasi altra considerazione, e decidere di includere anche l'organizzazione di Hezbollah nella lista del terrorismo, senza temporeggiamento alcuno.
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