L'Iran vuole distruggere Israele, e si sta dotando degli strumenti per farlo a qualcuno interessa ?
Testata: Il Foglio Data: 07 dicembre 2005 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «A un passo dall’atomica iraniana»
Riportiamo dal FOGLIO di mercoledì 7 dicembre 2005 un editoriale sulla concretezza del pericolo iraniano. Una questione sempre più urgente e sempre più disattesa dalla comunità internazionale.
Ecco il testo: Il pericolo iraniano diventa sempre più concreto di giorno in giorno. Il governo di Teheran ha annunciato la costruzione di un’altra centrale nucleare, ha rifiutato l’offerta di compromesso del governo russo, che prevedeva cooperazione e controllo dell’arricchimento dell’uranio, e intanto ha acquistato da Mosca un sistema antimissile, presumibilmente per proteggere i suoi impianti da incursioni aeree israeliane o americane. Persino il prudentissimo presidente dell’agenzia dell’Onu per l’energia atomica, l’egiziano Muhammad ElBaradei, ha spiegato in un’intervista che al regime degli ayatollah bastano "pochi mesi" per costruire ordigni atomici. Dovrebbe essere evidente che quella per evitare la catastrofe costituita da un regime bellicoso e fanatico con armi di distruzione di massa è ormai una corsa contro il tempo. L’Iran ha già missili di crociera in grado di raggiungere Israele, entro pochi mesi può avere l’atomica e i sistemi antimissile che rendano irraggiungibili le sue rampe di lancio. A quel punto per sventare il pericolo sarebbe necessaria una guerra vera e propria. Intanto la comunità internazionale balbetta, la Russia sposta la sua mediazione sempre più a favore delle posizioni del governo iraniano, con il quale fa affari d’oro, come la Francia, che si limita a lamentarsi, col ministro degli Esteri, Philippe Douste-Blazy, dell’umiliazione inferta da Teheran ai negoziatori della troika europea. In realtà tutti aspettano una mossa israeliana, come quella con la quale Begin distrusse gli impianti nucleari di Saddam Hussein, che tolga le castagne dal fuoco. Poi, naturalmente, fioccheranno le condanne indignate, come accadde allora, per la violazione della legalità internazionale da parte di Israele. La legalità internazionale si fonda sul principio elementare del diritto all’esistenza di tutti i popoli e di tutti i paesi. L’Iran nega apertamente questo diritto a Israele, si dota degli strumenti per rendere effettiva la sua minaccia e la comunità internazionale se ne infischia. Israele no e ha ragione Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione de Il Foglio. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.