Non è un laspsus geopolitico ma i rimasugli di un'ostilità preconcetta
Testata: La Stampa Data: 26 novembre 2005 Pagina: 26 Autore: Emanuele Ottolenghi Titolo: «Lettere alla Stampa»
Riccardo Barenghi è l' autore dell'articolo uscito ieri 25-11-2005 sulla STAMPA ( si veda IC del 25-11-2005) nel quale veniva usato un linguaggio estremamento violento su Ariel Sharon. Nell'articolo Barenghi scriveva anche che il "massacro di Sabra e Shatila era stato coperto dall'esercito di Tel Aviv". Gli risponde stamane nella rubrica delle lettere della STAMPA Emanuele Ottolenghi, docente di storia d'Israele all'Università di Oxford con la seguente lettera:
" Sulla Stampa del 25 Novembre Riccardo Barenghi, parlando dei trascorsi storici di Ariel Sharon, si sofferma sul suo ruolo nella guerra del Libano, affermando che le milizie falangiste cristiane che perpetrarono il massacro di Sabra e Shatila erano coperte dall'esercito di Tel Aviv. L'unico esercito di cui Tel Aviv dispone è un imponente stuolo di vigili urbani addetti alle multe per divieto di sosta. Dalla documentazione storica non risulta però che essi abbiano avuto alcun ruolo nella guerra del Libano. Forse Barenghi intendeva fare riferimento all'esercito israeliano, il cui governo, dalle cui decisioni quell'esercito dipende, risiede a gerusalemme. O forse Barenghi ha ottenuto esclusive e inedite rivelazioni storiche sulla guerra segreta dei vigili urbani israeliani ? Nel qual caso, gli storici attendono ansiosi di saperne di più"
Ecco la risposta di Barenghi: "Il Professor Ottolenghi ha ragione, il mio è stato un laspus geopolitico". E no, caro Barenghi, non è stato un lapsus geopolitico, è stata la sua lunga permanenza al MANIFESTO che li fa vedere Israele sotto una luce sempre negativa. Altro che geopolitica ! Si veda sulla STAMPA di oggi la definizione di "coloni" attribuita ai cittadini di Kiriat Shmona ! Lapsus geopolitico anche lì ? Forese alla STAMPA c'è bisogno di un po' di aria fresca per quanto riguarda Israele. Certo che se l'esempio a cui rifarsi è Igor Man allora tutto si spiega. Perchè non leggono di più e meglio Fiamma Nirenstein ? Ce l'hanno in casa, non devono neanche leggere un altro giornale. E' chiedere troppo ?
Ma la definizione "esercito di Tel Aviv" non è patrimonio del solo Barenghi. Sempre sulla STAMPA di oggi a pag.9, inserita nel mezzo dell'articolo di Fiamma Nirenstein, c'è una breve nota sugli Hezbollah, per i quali "rapire un israeliano è un dovere". Ebbene, anche in quelle poche righe non manca il riferimento all' "esercito di Tel Aviv". Ma il capo degli esteri della STAMPA, Cesare Martinetti, che fa ?
Ecco il pezzetino incriminato: «Rapire un israeliano è un dovere» Nasrallah predica lotta a oltranza
Rapire soldati israeliani per scambiarli con prigionieri «non è una vergogna, non è un crimine, non è un atto terroristico», ma «un diritto e un dovere» per i miliziani sciiti libanesi di «Hezbollah». È questo il messaggio rivolto dal capo dei guerriglieri filosiriani e filoiraniani, sheikh Hassan Nasrakllah, alle decine di migliaia di sostenitori radunati a Beirut per commemorare i miliziani morti lunedì scorso negli scontri con l' esercito di Tel Aviv al triplice confine tra Libano, Siria e Israele e trasmesso in diretta dai canali della tv di stato libanese e dall'emittente del movimento, «Al Manar». I presenti hanno risposto alzando i pugni al cielo e griadando «Morte a Israele» .
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