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ANSA Rassegna Stampa
17.11.2005 Terroristi palestinesi in Iraq
ma per l'agenzia sono "rifugiati" che si uniscono agli "insorti"

Testata: ANSA
Data: 17 novembre 2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «Libano: rifugiati palestinesi a fianco insorti iracheni»
Una notizia ANSA:
IRAQ: LIBANO,RIFUGIATI PALESTINESI A FIANCO INSORTI IRACHENI
A SIDONE CONDOGLIANZE A FAMIGLIE QUATTRO INTEGRALISTI UCCISI
(ANSA) - BEIRUT, 17 NOV - Un numero crescente di
integralisti palestinesi sta abbandonando i campi profughi in
Libano per andare a combattere a fianco degli insorti
antiamericani in Iraq, dove quattro miliziani del gruppo Esbat
al-Ansar (Lega dei partigiani) sono stati uccisi solo
nell'ultima settimana. Lo ha riferito oggi il quotidiano
libanese Daily Star.
''Un gruppo di ben addestrati mujahiddin (combattenti) di
Esbat al-Ansar sono riusciti a raggiungere l'Iraq e a compiere
attacchi contro le forze crociate e sono morti degnamente'', ha
confermato al quotidiano Abu Sharif, il portavoce del gruppo
integralista che ha la sua base nel campo profughi palestinese
di Ain el-Hilweh, alla periferia di Sidone, il centro portuale
70 km. a sud di Beirut.
''E' nostro dovere aiutare ogni musulmano nel mondo. Per
questa ragione, un gruppo di mujahiddin di Esbat al-Ansar e'
andato a combattere la guerra santa in Iraq dopo non essere
stato in grado di farlo in Palestina'', ha aggiunto Abu Sharif.
Il portavoce ha precisato che due miliziani, Ahmad Yassin e
Saleh Shayeb, sono stati uccisi la settimana scorsa, mentre
Nidal Mustafa, fratello di un dirigente di Esbat al-Ansar, e
Mohammmad al-Kurdi, l'unico libanese del gruppo, sono stati
invece uccisi martedi'.
''Non ne abbiamo paura'', ha poi affermato Abu Sharif,
rispondendo a una domanda su eventuali timori di Esbat al-Ansar
per possibili rappresaglie Usa contro il gruppo integralista in
Libano.
Le famiglie degli uccisi hanno intanto ricevuto ieri a
Sidone le condoglianze di decine di palestinesi appartenenti
alle diverse fazioni, ma anche di alcuni libanesi, e il padre
dello scomparso Mustafa ha dichiarato: ''Il nostro unico
conforto per questi martiri e' che hanno ucciso e ferito i
nemici di Dio''.
(ANSA).

Si noti l'assurdità del titolo, che annuncia: "rifugiati" palestinesi a fianco di "insorti" iracheni.
E' ovvio che i palestinesi che oggi vivono in Libano non sono più "rifugiati" delle guerre del 48 e del 67 (anche quelli che lo sono stati inizialmente oggi non lo sono più: sono una popolazione discriminata tenuta nei campi profughi per motivi politici e sequestrata dalle organizzazioni terroristiche).
Se anche il termine "rifugiati" fosse in generale corretto, comunque, diventerebbe del tutto improprio per indicare coloro che si uniscono ai terroristi in Iraq.
Non sono i "rifugiati", ma i terroristi palestinesi ad essere accanto agli "insorti" iracheni.


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