Iran: informazione e disinformazione a confronto Avvenire e Il Sole 24 Ore pubblicano cronache e analisi corrette, La Repubblica ed Europa no
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Iran: informazione e disinformazione a confronto»
AVVENIRE di martedì 15 novembre 2005 pubblica a pagina 4 un articolo sul prevalere in Iran delle tendenze più estremiste, "Khamenei: «Sbagliato criticare Ahmadinejad»2.
Ecco il testo: Nuova manifestazione oggi davanti all'ambasciata italiana a Teheran, per uno strascico dello scontro diplomatico di inizio mese fra Italia e Iran. Ma questa volta il raduno, dopo quello pacifico organizzato il 3 novembre con la partecipazione di circa 200 persone, avrà più l'aspetto di una veglia di preghiera, nel quinto anniversario della morte del "martire" Edoardo Agnelli, che secondo la versione fatta circolare nella Repubblica islamica si era convertito all'islam sciita ed è stato poi ucciso in un "complotto sionista". Intanto ieri il presidente Mahmud Ahmadinejad, le cui dichiarazioni sulla necessità di far scomparire Israele dalle carte geografiche avevano suscitato la sdegnata reazione della comunità internazionale, ha incassato l'appoggio esplicito della Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, dopo essere stato attaccato da giornali e parlamentari sia per l'opportunità delle sue esternazioni sia per le nomine di collaboratori e ministri del governo. Le critiche contro l'esecutivo da parte della stampa sono «ingiuste», ha affermato Khamenei, denunciando la «propaganda straniera» contro la Repubblica islamica. È da leggere forse in quest'ottica la minaccia riportata da alcuni siti Web vicini ad ambienti radicali iraniani della possibilità di un embargo delle importazioni di beni commerciali da alcuni Paesi, fra cui Italia, Canada e Francia. L'ipotesi sanzioni, si legge, sarebbe legata al voto di una mozione di condanna iraniana da parte dell'Aiea nella imminente riunione di Vienna. Sempre ieri Ahmadinejad, secondo quanto scrive l'agenzia degli studenti Isna, ha cancellato un viaggio che avrebbe dovuto fare in Tunisia per partecipare al summit mondiale sulla società dell'informazione, sotto l'egida delle Nazioni Unite. A punzecchiare Ahmadinejad sono arrivate pure le parole del suo predecessore, Mohammad Khatami nei confronti degli ambienti più conservatori, il quale ha detto che «nella società c'è un gruppo molto forte e tradizionalista» che con il suo «comportamento deviante e violento in nome dell'islam» potrebbe indurre gli occidentali a pensare che il modello taleban «sia la realtà dell'islam». Per sfuggire all'isolamento, Teheran ha rafforzato l'alleanza con la Siria. Ieri si è recato a Damasco il ministro degli Esteri iraniano Manuchehr Mottaki per la sua prima visita da quando è alla guida della diplomazia di Teheran. A conclusione di un incontro con il presidente siriano Bashar al-Assad, il ministro degli Esteri iraniano ha espresso l'auspicio che l'Onu non «politicizzi» l'inchiesta sulla morte dell'ex premier libanese, Rafic Hariri. «Abbiamo parlato della questione dell'assassinio di Rafik Hariri. I responsabili siriani trattano questa questione in modo soddisfacente», ha detto Mottaki. «Vogliamo che la commissione d'inchiesta dell'Onu prosegua il suo lavoro su basi giuridiche e che non politicizzi questo dossier», ha aggiunto. Il capo della diplomazia iraniana ha anche menzionato «le manovre sospette degli Stati Uniti nella regione». «Gli Stati Uniti - ha detto - perseguono obiettivi espansionistici ed egemonici in vari luoghi della regione». Correttamente AVVENIRE da rilievo alle dichiarazioni di chi in Iran detiene effettivamente il potere.Anche il SOLE 24 ORE affronta in modo corretto la questione dell'Iran, pubblicando un'analisi di Alberto Negri, "Nel nuovo Iran addio alle riforme" sulla deriva estremista del regime.
Non così REPUBBLICA ed EUROPA che danno più rilievo alle dichiarazioni più concilianti con l'Occidente dell'ex presidente Khatami rispetto a quelle di Khamenei. Il quale non ha alcuna carica in Iran, di fatto non ha avuto alcun potere durante la sua presidenza "riformista" (durante al quale per altro non sono cessati né la violazione dei diritti umani, né la determinazione a distruggere Israele, né il ssotegno al terrorismo del regime degli ayatollah). REPUBBLICA dedica alle dichiarazioni di Khatami una mezza pagina, occupata dall'articolo di Marco Ansaldo "Non possiamo imitare Bin Laden" EUROPA un breve trafiletto "Iran, Khatami condanna i gruppi radicali", senza neppure dare notizai delle ben più importanti dichiarazioni di Khamenei.
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