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Il Mattino Rassegna Stampa
14.11.2005 Incolpare (senza prove) i servizi segreti israeliani della morte di Rabin
lo suggerisce il quotidiano napoletano

Testata: Il Mattino
Data: 14 novembre 2005
Pagina: 1
Autore: un giornalista
Titolo: «Peretz: «Fare pace, sulle orme di Rabin»»
Il Mattino del 13-11-05, nascondendosi dietro il "pensiero di molti", suggerisce la tesi del complotto (priva di prove) relativamente alla morte di Rabin.

Ecco il testo:




Tel Aviv. Decine di migliaia di israeliani, duecentomila secondo gli organizzatori, hanno partecipano ieri sera a Tel Aviv a un grande raduno in memoria di Yitzak Rabin, il primo ministro laburista ucciso 10 anni fa da un estremista ebreo contrario alla pace con i palestinesi. Fra gli oratori della manifestazione, l'ex-presidente americano Bill Clinton e Amir Peretz, da tre giorni nuovo leader del Labour israeliano, visto da alcuni commentatori come un possibile erede di Rabin. «Seguirò le orme di Rabin», aveva detto l’altro giorno dopo la sua elezione. E lo ha ripetuto ieri dal palco di Tel Aviv. Nella folla oceanica presente al raduno, tanti si trovavano sulla stessa piazza in quella tragica notte del 4 novembre 1995, per un'altra grande manifestazione dedicata allora alla speranza di pace rinata con gli accordi di Oslo. Un passo giudicato storico che valse a Rabin come pure agli altri due firmatari, il leader palestinese Yasser Arafat, morto un anno fa, e all'allora ministro degli Esteri israeliano Shimon Peres, il premio Nobel per la pace. Quella sera Rabin aveva pronunciato un discorso forte contro la violenza, sulla necessità di arrivare al traguardo della vera pace con i palestinesi. Ma alle 21,42 due pallottole esplose dall'estremista di destra Yigal Amir misero fine alla vita dell'uomo che allora incarnava la speranza di porre fine a una spirale infinita di violenza. E anche ieri sera, alle 21,42 l'ululato delle sirene di Tel Aviv è risuonato per un minuto, mentre la folla si impietriva. Ancora oggi molti sono convinti che Amir non abbia agito da solo, e che possa avere avuto complicità, anche fra i servizi segreti. Le tesi del «complotto» sono rifiorite in questi giorni, senza però portare prove decisive. Prima dagli altoparlanti sono uscite le parole dell'ultimo discorso di Rabin pronunciato pochi minuti prima di morire. Poi, come allora, ha cantato «Una canzone per la pace» la popolare artista Miri Aloni. Rabin, ha detto Bill Clinton al suo arrivo in Israele, «mi manca, costantemente e dolorosamente». «Non è passata una settimana in questi 10 anni senza che io non pensassi alla sua famiglia, ai suoi alleati, alla lotta di Israele», ha aggiunto l'ex-presidente americano, che accompagnò nel 1992 Rabin e Arafat sulla strada degli accordi di Oslo.
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