Il ruolo dell'Italia in Medio Oriente una lettera dell'Ambasciatore d'Israele, Ehud Gol
Testata: La Repubblica Data: 19 ottobre 2005 Pagina: 31 Autore: Ehud Gol Titolo: «L´Italia in Medio Oriente»
LA REPUBBLICA di mercoledì 19 ottobre 2005 pubblica un intervento di Ehud Gol, ambasciatore d'Israele in Italia.
Ecco il testo. Caro direttore, esattamente quattro anni fa, pochi giorni dopo il mio arrivo a Roma, pubblicai su La Repubblica il mio primo articolo per gli organi di stampa italiani, intitolandolo «L´Italia può aiutare la pace». In quell´articolo esprimevo la mia intenzione di rafforzare i legami già buoni esistenti tra Israele e l´Italia e sottolineavo il ruolo decisivo che l´Italia avrebbe potuto svolgere per contribuire a promuovere la pace in Medio Oriente, per fare da «ponte» tra noi e il resto dei paesi arabi, ma principalmente per trovare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Volgendo oggi lo sguardo ai quattro anni trascorsi, si può affermare in maniera chiara e inequivoca che l´Italia è riuscita a fare tutto ciò, rafforzando le sue relazioni con tutte le parti in causa. Per anni molti strateghi della politica estera in Europa hanno ritenuto che stringere ulteriormente le relazioni con Israele avrebbe avuto un elevato costo politico, ma soprattutto economico, nell´insieme di rapporti con il mondo arabo o musulmano. Ma l´Italia, con la sua politica equilibrata e ponderata, ha dimostrato che coltivare apertamente delle relazioni con Israele non solo non nuoce ma, al contrario, accresce il suo prestigio e le permette un maggiore margine di intervento. Il mese prossimo tutto ciò avrà dei riscontri concreti in una serie di visite: il ministro degli Esteri Fini, dopo la seconda visita all´Anp dell´era post-Arafat, giungerà in Israele per la quarta volta (!) negli ultimi tre anni, e poi proseguirà per una visita lampo al re Abdallah di Giordania. Il presidente del Consiglio Berlusconi si recherà per la seconda visita in Israele nella sua veste ufficiale, e il presidente d´Israele Moshe Katsav arriverà a Roma in visita di Stato, per la seconda volta in tre anni ospite del presidente Ciampi. Al contempo l´Italia ha rafforzato le proprie relazioni con i paesi arabi e si è dimostrata, nel corso del suo semestre di presidenza europea, un elemento di importanza centrale non solo in campo europeo, ma anche in altri campi internazionali. Israele ultimamente, ha portato a termine un gesto molto coraggioso con l´uscita da Gaza, ma non si è ancora raggiunta una calma reale, dato che organizzazioni terroristiche, con in testa Hamas e Hezbollah, continuano a perpetrare le loro azioni assassine. Così come dimostrato dall´Italia in passato, con l´impegno per includere Hamas nella lista europea delle organizzazioni terroristiche, tutta la comunità internazionale deve stare al fianco di Israele in questa lotta contro la violenza, la distruzione e il sangue. Nel corso del prossimo anno, sia Israele sia l´Italia dovranno affrontare le elezioni generali per il rinnovo del Parlamento e per la guida del Governo; processi democratici della cui applicazione i due paesi possono essere molto orgogliosi. Quali che siano i risultati di quelle elezioni, a Roma e a Gerusalemme, Italia e Israele continueranno a rafforzare le proprie relazioni, per il valore strategico comune che ciò rappresenta per i due popoli e i due paesi, e per il contributo decisivo che tali rapporti possono dare alla stabilità e alla pace, non solo nella nostra regione ma anche nel mondo intero. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de La Repubblica. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita