I terroristi sono sempre "militanti" Attilio Romita imita Filippo Landi
Testata: TG 1 Data: 14 ottobre 2005 Pagina: 1 Autore: Attilio Romita Titolo: «Notizie da Israele e Anp»
Nel Tg1 delle 20,00 del 12-10, Attilio Romita, che conduceva il telegiornale, ha dato brevemente la notizia dei giornalisti sequestrati a Gaza in questo modo:
"Medio oriente. Un giornalista americano e uno britannico sono stati sequestrati da un commando armato nella Striscia di Gaza nei pressi della città di Khan Younis. Il loro sequestro avviene a un mese da quello dell'inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, trattenuto per alcune ore il 10 settembre scorso da militanti delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa" E'davvero sorprendente che persino il Tg1 utilizzi il termine 'militanti' per definire degli autentici terroristi. Come se gli appartanenti alle Brigate Al Aqsa fossero semplici attivisti di un partito o di un movimento politico. Sono manipolazioni a cui ormai ci hanno abituati da anni il Tg3 ed il vice-corrispondente Rai da Gerusalemme Filippo Landi. Il vedere le stesse operazioni linguistiche nell'edizione più seguita del Tg1 lascia senza parole. Tanto più che questi cosiddetti 'militanti' si erano resi responsabili del rapimento di un giornalista, cosa alquanto diversa dall'attaccare manifesti o distribuire manifestini. Le Brigate Martiri di Al Aqsa sono state per tutta la seconda intifada il braccio armato di Fatah, il partito di Yasser Arafat, e nella migliore tradizione olpista si sono resi responsabili di attentati efferati. Il 22 novembre 2002, per esempio, due 'militanti' delle Brigate penetrarono su un auto rubata nella cittadina israeliana di Beit Shean, sparando dai finestrini su chiunque capitasse a tiro. Prima di essere fermati, uccisero 6 persone e ne ferirono 43. E questa è solo una delle tante barbarie che questo gruppo di assassini, voluto e protetto da Arafat per far concorrenza ad Hamas e alla Jihad islamica, ha portato a termine. Ma è sufficiente per far capire quale offesa alla verità si faccia quando si chiamano 'militanti' simili criminali. A Gaza le Brigate sono adesso impegnate a bloccare i timidi tentativi dell'Anp e di Abu Mazen di mettere un freno alle attività dei terroristi. Il rapimento di giornalisti - sia pure rilasciati dopo poche ore - rientra in un piano volto sia a fare pressioni sull'Anp sia, forse, a dissuadere i giornalisti dall'avventurarsi nella Striscia e a raccontare quanto vi sta avvenendo dopo il ritiro israeliano. Un'opera di dissuasione però non necessaria per i telegiornali RAI, che da diversi giorni hanno smesso di raccontare le vicende in corso a Gaza, salvo poche parole tratte dalle agenzie di stampa, e lasciate al conduttore di turno del telegiornale. Pare proprio che, se non sono coinvolti gli israeliani, tutto diventi per il servizio pubblico di secondaria importanza e non degno di attenzione.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione del Tg 1. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.