L' Egitto alle prese con il pericolo Gaza un articolo di Fiamma Nirenstein
Testata: Panorama Data: 24 settembre 2005 Pagina: 121 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Il (nuovo) muro di Mubarak»
PANORAMA datato 29 settembre 2005 pubblica un articolo di Fiamma Nirenstein che riportiamo: Dopo che Israele ha trasferito al governo del Cairo tra Gaza e l'Egitto, in Medio Oriente potrebbe scoppiare un'altra crisi, oppure nascere un'amicizia più forte fra Tel Aviv e il paese guidato da Hosni Mubarak. Lungo la frontiera sta risorgendo un muro voluto dagli egiziani sui resti di quello egiziano che Hamas aveva in parte fatto saltare. La storia è cominciata domenica 11 settembre, dopo il ritiro di Israele da Gaza, quando 800 egiziani hanno assunto il controllo dell'area di confine ("sentiero di Filadelfia") il cui centro è Rfah. il passaggio di consegne è sato anticipato di circa una settimana perché il premier Ariel Sharon voleva presentarsi all'assemblea generale dell'Onu proclamando che Israele era uscito dalla Striscia. l'egitto era ansioso di diventare il garante delle nuove opportunità per l'area. e soprattutto voleva distruggere quella sorta di muro di Berlino che bloccava i palestinesi. Ma è sato il caos. gli egiziani non erano pronti. E gli abitanti di Gaza, nonostante i severi controlli previsti dagli accordi, hanno fatto avanti e indietro dall'Egitto con beni di consumo ma soprattutto con armi. Si calcola che 150 mila persone abbiano approfittato della situazione. Il primo giorno i militari egiziani hanno ucciso (anche se lo negano) il palestinese Nafez Atiyeh e ferito altre due persone. Oltre alla gente comune e ai disoccupati alla ricerca di lavoro avrebebro passato il confimne, secondo stime, 1300 fucili automatici (ora sarebbero diecimila kalashnikov nelle mani di Hamas), centinai di missili At- Sagger, missili Strela Sam 14, razzi Qassam, con gittata dai 13 ai 18 chilometri, mine, 250 tonnellate di esplosivo. E tra i 500 e i 700 uomini (anche di al Qaeda) pronti a entrare nei ranghi di Hamas. un traffico che non conveien neppure ad Abu Mazen. Dopo le telefonate e incontri fra ufficiali palestinesi, israeliani egiziani, questi ultimi hanno cominciato a ricostruire il muro E i palestinesi a schierare milizie. Intanto Il cairo e Tel aviv hanno maturato una consapevolezza comune: il pericolo che si annida a Gaza. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione di Panorama. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.