Uno zelo eccessivo: una pretestuosa polemica di Barbara Schiavulli che confonde Israele con gli Stati Uniti
Testata: Avvenire Data: 01 settembre 2005 Pagina: 15 Autore: Barbara Schiavulli Titolo: «Sì alle truppe egiziane a»
Da AVVENIRE di giovedì 1 settembre 2005 riportiamo l'articolo di Barbara Schiavulli "Si alle truppe egiziane a guardia di Gaza": Ariel Sharon ha risposto. Il Likud l'ha fondato lui e continuerà a guidarlo. All'indomani della candidatura di Benjamin Netanyahu alla guida del partito, dopo le accuse contro il premier «traditore dello spirito del partito e pronto a mettere in pericolo il futuro di Gerusalemme», Sharon ha ribattuto all'eterno rivale e lo ha fatto con l'amarezza di un vecchio ancora disposto a combattere: «È la prima volta che un partito al governo è pronto a perdere il comando per le ambizioni personali e politiche di uno dei suoi ex ministri pieno di odio e rabbia». Netanyahu non nasconde il desiderio di ribaltare la politica degli ultimi tempi, a partire dall'ampliamento degli insediamenti in Cisgiordania: «Ci sono ancora delle colline senza case israeliane. Questo dovrà cambiare quando il vero Likud tornerà al potere». Botta e risposta a parte, il processo innescato dal disimpegno continua: la Knesset (il Parlamento israeliano) ha approvato, 53 sì contro 28 no, l'intesa per la dislocazione militari egiziani fra Gaza e il Sinai settentrionale. «Non rappresenta alcuna minaccia per Israele l'accordo con l'Egitto», ha voluto sottolineare il ministro della Difesa Mofaz, mentre il premier si è incontrato con il generale Omar Suleiman, capo dell'intelligence egiziana. Nonostante si sia conclusa la fase più critica del ritiro, l'operazione continua a suscitare emozioni estreme nella società israeliana. Un altro immigrato americano in Israele da un anno si è dato fuoco, lo stesso aveva fatto una russa qualche settimana fa, poi deceduta. Sul fronte palestinese, nasce una nuova emittente militare, la radio al-Karameh ("onore"): proverà a strappare ascoltatori alle stazioni religiose di Hamas e della Jihad. Parte dei programmi consentiranno agli agenti palestinesi di scambiarsi messaggi con i congiunti. E negli Stati Uniti una Corte federale ha congelato i beni dell'Autorità palestinese in America per una causa di risarcimento. L'Anp era stata condannata a pagar e 116 milioni di dollari, per l'appoggio dato ai gruppi estremisti, ai parenti di una coppia israelo-americana uccisa da Hamas nel 1996. Tanto zelo non vale per gli arabi-israeliani: Questa espressione polemica introduce la notizia di una decisione presa in Israele. Già solo per questo è evidente la natura estemporanea e pretestuosa dell'osservazione della Schiavulli:la prima sentenza è americana. Inoltre si poteva essere un po' più precisi circa "l'appoggio dato ai gruppi estremisti": l'accusa all'Anp è di aver offerto rifugio ai terroristi di Hamas. Davvero non sembra di trovarsi di fronte a un caso di "zelo" eccessivo. una commissione interministeriale israeliana ha deciso, anche se Sharon ha chiesto la revisione della sentenza, Scrivendo così potrebbe sembrare, contrariamente al vero, che la commissione abbia deciso dopo la richiesta di Sharon, raspingendola. Dunque la questione è ancora aperta. Inoltre, la richiesta di revisione di una sentenza da parte di un primo ministro non è una notizia da poco, ed'è strano che la Schiavulli la dia quasi di sfuggita... che l'attentato realizzato dall'estremista ebraico Eden Zada, che uccise quattro arabi-israeliani sparando su un autobus, non è terrorismo, quindi le famiglie, israeliane ma arabe, non godranno del sussidio per le vittime del terrorismo.
Godranno però di un sussidio. Inoltre, ricordiamo che gli arabi israelini vittime del terrorismo palestinese hanno in Israele esattamente lo stesso trattamanto degli ebrei. Inoltre non è chiaro come si possano confrontare un a causa per stabilira la natura di un risarcimento, e se una strage è stata un atto di terrorismo o un semplice crimine, con una contro un entità politica (l'Anp) che attivamente ha protetto degli assassini. Un'altra incongruenza che segnala la natura estemporanea, pretestuosa e malevola della polemica della Schiavulli Lo stesso per le famiglie dei quattro palestinesi uccisi il 17 agosto scorso dal colono Asher Weisgan, incriminato per pluriomicidio dopo essere stato dichiarato mentalmente capace di sostenere il processo.
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