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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
31.08.2005 Che "occupino" o si ritirino, lo scopo degli israeliani è far soldi sfruttando i palestinesi
l'economia secondo Ugo Tramballi

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 31 agosto 2005
Pagina: 10
Autore: Ugo Tramaballi
Titolo: «Il disimpegno? Un vero bussines»
IL SOLE 24 ORE di mercoledì 31 agosto 2005 pubblica apagina 10 un intervista di Ugo Tramballi a Shraga Brosh, presidente della Confindustria israeliana, che spiega "''Solo il disimpegno da Gaza garantira' gia' quest'anno investimenti stranieri per 6 miliardi di dollari. Perche' nei primi mesi di quest'anno ne abbiamo ricevuti gia'4 in attesa che il ritiro si svolgesse: non e' difficile arrivare a sei. Qualcosa sta accadendo in questa regione: l'avvio della Road Map,la trattativa di pace, la scomparsa di Arafat e ora il disimpegno".

Alle interessanti considerazioni di Brosh Tramballi pensa bene di aggiungere un'introduzione esclusivamente dedicata alla propaganda antiisraeliana, esordendo così

C'era un tempo in cui occupare i territori palestinesi era un affare.
Più che altro una necessità imposta dalle guerre di aggresione arabe e dal terrorismo palestinese
I palestinesi non protestavano molto e gli occupanti gradualmente sviluppavano l'idea territoriale della Grande Israele. Raccoglievano le tasse del nemico senza restituirle ma depositandole nelle loro banche
Lo Stato di Israele ha sempre fornito i propri servizi ai territori contesi, dunque le tasse venivano restituite
Costringevano i lavoratori palestinesi a pagare l'intera quota dovuta all'Istituto nazionale delle assicurazioni, nonstante ricevessero salari minimi
Superiori a quelli di tutti i paesi arabi
Anche l'Histadrut, il sindacato laburista, pretendeva la quaota d'iscrizione ma non interveniva mai contro lo sfruttamento a cui erano sottoposti.
Un'affermazione categorica, basata su un assunto dubbio (che i lavoratori palestinesi fossero tutti sfruttati, ne non pagati secondo le leggi di mercato, costituendo per motivi socio-economici una manodopera a basso costo) e no verificabile.
Il titolo ""Il disimpegno? Un vero bussines", sembra suggerire sottilmente che il disimpegno da Gaza non sia altro che un "affare" per gli israeliani, e non un modo ci cercare la pace.

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