I "buoni affari" con la Siria regime amico del terrorismo e collezionista di armi chimiche
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 29 agosto 2005 Pagina: 4 Autore: Paolo Migliavacca Titolo: «"Pace esviluppo, scelte strategiche" - Damasco guarda a Bruxelles»
IL SOLE 24 ORE di lunedì 29 agosto 2005 pubblica un'intervista di Paolo Migliavacca al ministro siriano dell'Economia e del commercio, Amir Husni Lutfi. La propaganda del regime siriano ha libero corso nel colloquio, senza che Migliavacca opponga mai un' osservazione critica alle affermazioni di Lutfi, nemmeno a quella che segue: Dunque siamo sempre pronti al dialogo e al negoziato con tutti i paesi confinanti, non solo con Israele. Ma la risposta israeliana finora è stata negativa. La risposta israeliana alle (dubbie) offerte di dialogo di Damasco è invece stata positiva, tanto che il presidente Katsav ha invitato il dittatore siriano Bashar Assad a Gerusalemme.
Migliavacca però non ha dubbi sulla veridicità della versione siriana, tanto che nel suo articolo "Damasco guarda a Bruxells" (sempre a pagina 4) scrive che per la congiuntura internazionale i siriani sarebbero: costretti (finora invano) a rincorrere Israele con la richiesta di aprire un negoziato per raggiungere la pace e recuperare le alture del Golan In questo articolo apprendiamo anche che mentre l'attuale amministrazione americana non perde occasione per accusare Damasco di appoggiare il terrorismo internazionale, quello che attualmente sconvolge l'Irak (il neo-ambasciatore all'Onu, John bolton, nel suom primo discorso al Consiglio di sicurezza ha accusato Siria e Iran di "non fare abbastanza per arginare il flusso di armi e finanziamenti che l'alimenta") e, occasionalmente, di cercare di procurasi armi di distruzione di massa, soprattutto chimiche. l'Europa è "la vera carta di riserva della Siria", infatti: Con la Ue è pronto da quasi un anno un accordo di associazione, la cui firma slitta proprio per la mancanza di garanzie sulle armi non convenzionali. La ue vanta infatti uno storico rapporto culturale ed economico (vi è diretto crica il 70% degli scambi siriani) che per Damasco, in questo frangente, è più di un opportunità. Di questo, non dubitiamo. Ci permettiamo invece di osservare che manca del tutto, nell'articolo di Migliavacca, una domanda cruciale: e se le accuse degli Stati Uniti alla Siria fossero vere? IL SOLE 24 ORE è un quotidiano economico, ed'è naturale che guardi alla realtà mediorientale anche sotto il profilo delle opportunità di investimento e di guadagno. Tuttavvia, sarebbe miope pensare che gli affari con chi si arma contro di noi e arma chi cerca di ucciderci siano buoni affari.
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