Netanyahu diventa un "razzista" perché teme che il ritiro da Gaza incoraggi il terrorismo la logica diffamatoria del quotidiano comunista
Testata: Il Manifesto Data: 11 agosto 2005 Pagina: 9 Autore: la redazione Titolo: «Netanyahu-show alla Knesset»
Un trafiletto dal MANIFESTO di mercoledì 11 agosto 2005: Dopo essersi dimesso dal ministero delle finanze per protestare contro il ritiro da Gaza, ieri Benjamin Netanyahu ha lanciato un altro violento attacco contro il suo rivale Sharon. Per l'ultrà del Likud dopo l'evacuazione delle colonie, Gaza si trasformerà in una «base terroristica», mentre un porto dato ai palestinesi «rappresenterebbe un pericolo mortale». Per Netanyahu, che dopo l'attacco razzista ai palestinesi ha superato Sharon nei sondaggi come possibile nuovo capo del Likud, il ritiro può ancora essere parzialmente bloccato. Quale "attacco razzista ai palestinesi"? Netanyahu si è limitato a dimettersi perché contrario al ritiro e a indicare il rischio di incoraggiare il terrorismo con concessioni unilaterali. Non c'è nulla di razzista in tutto questo.
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