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La Stampa Rassegna Stampa
06.08.2005 Piano di Al Qaeda contro i turisti israeliani ?
informazioni circa un attentato a quattro navi da crociera in Turchia

Testata: La Stampa
Data: 06 agosto 2005
Pagina: 3
Autore: Yariv Gonen
Titolo: «La trappola di Al Qaeda per i turisti israeliani»
LA STAMPA di sabato 6 agosto 2005 pubblica un articolo di Yariv Gonen che riportiamo:
Tremilacinquecento turisti israeliani, che si trovavano in crociera nel Mediterraneo su quattro navi passeggeri, hanno provato ieri un brivido di paura quando hanno appreso che non avrebbero attraccato nel porto turco di Alanya, come era in programma, «per ragioni di sicurezza». In serata la televisione commerciale israeliana Canale 2 ha aggiunto che la decisione di mutare repentinamente la rotta delle navi era dovuta a informazioni concrete relative alla minaccia incombente di un attentato di Al Qaeda in suolo turco. Le autorità di Ankara non hanno per ora confermato questa notizie.
«Sono stati momenti di grande preoccupazione», ha detto alla emittente una delle passeggere israeliane. Due delle navi - la Iris e la Jasmine - sono giunte in serata nel porto cipriota di Limassol, scortate da vedette della polizia. Una terza nave, la Dream Princess, ha raggiunto il porto di Larnaca. La quarta nave , Magic 1, è in apparenza restata in mare. Tutte rientreranno domenica a Haifa.
Che qualcosa di grave stesse accadendo dietro le quinte è apparso chiaro quando il ministro israeliano dei trasporti Meir Shitrit ha chiamato i capitani dei battelli e ha ordinato loro di non attraccare ad Alanya. I turisti israeliani vanno in genere molto volentieri in Turchia, specialmente in Antalia, attirati dalla vicinanza geografica, dalla bellezza della natura e dai prezzi modici. Nei primi sei mesi di quest'anno 150 mila turisti israeliani hanno già visitato località della Turchia.
Ma due attentati avvenuti di recente - 5 morti a Kusadasi e 2 morti a Istanbul - hanno elevato lo stato di allerta dei servizi di sicurezza israeliani. Quei due episodi sono stati imputati in Turchia a terroristi curdi: ma Israele sa che nella zona sono attive anche minacciose cellule di Al Qaeda. Per i turisti israeliani in visita in Turchia non ci sono per il momento restrizioni particolari: le uniche precauzioni sono di non avvicinarsi per alcuna ragione ai confini con l'Iran e l'Iraq.
I croceristi sono dunque partiti di buon animo. Secondo la televisione commerciale israeliana, la repentina inversione di rotta delle loro navi è stata preceduta da arresti condotti dai servizi segreti turchi, i quali avrebbero rinvenuto anche materiale esplosivo. Una notizia che non ha avuto altra conferma. In Israele, a quanto pare, si è creato ieri il timore che un attentato di grandi dimensione fosse in fase di avanzata preparazioni ad Alanya. Secondo queste informazioni una autobomba avrebbe dovuto esplodere dopo lo sbarco di centinaia di turisti israeliani. Se l’attentato avesse avuto luogo, le sue conseguenze avrebbero potuto essere molto gravi.
Le fonti hanno aggiunto che non ci sono per il momento elementi sicuri per indicare in Al Qaeda il mandante: ma la sua dinamica avrebbe elementi riconoscibili del modus operandi di quella organizzazione. Questa settimana Al Qaeda ha reso noto, mediante i propri siti internet, di aver allestito una nuova base operativa nella striscia di Gaza. Secondo questi siti, legati ad Abu Musab al-Zarqawi, queste cellule hanno condotto due primi attacchi - di portata modesta - contro due colonie ebraiche. Il loro obiettivo di lungo termine sarebbe quello di assistere la lotta dei palestinesi contro Israele.
Queste informazioni sono state accolte a Tel Aviv con grande scetticismo, anche perché finora Al Qaeda non aveva annesso grande importanza ad obiettivi israeliani. Ma un ex comandante dell'intelligence, Yaakov Amidror, ha avvertito che proprio il ritiro israeliano da Gaza potrebbe incoraggiare Al Qaeda a cercare di penetrare per la prima volta nell’area.
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