martedi` 26 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
16.06.2005 Benedetto XVI ribadisce l'impegno della Chiesa nella lotta all'antisemitismo
anche se il documento conciliare "Nostra Aetate" non sarà nel Compendio del Catechismo

Testata: Il Foglio
Data: 16 giugno 2005
Pagina: 3
Autore: un giornalista
Titolo: «La condanna dell'antisemitismo nella catechesi della Chiesa»
IL FOGLIO di giovedì 16 giugno 2005 pubblica l'articolo "La condanna dell'antisemitismo nella catechesi della Chiesa", che riportiamo:
Roma. Il nuovo Compendio del Catechismo
della Chiesa cattolica sarà presentato il
prossimo 28 giugno, vigilia della solennità
dei Santi Pietro e Paolo. L’annuncio è stato
dato ieri dalla Sala stampa Vaticana. Il nuovo
testo sarà diffuso a partire dal 29 giugno
dalla Libreria editrice vaticana in coedizione
con la San Paolo, ne esisterà una versione
standard e una tascabile, entrambe di poco
più di 200 pagine. Il volume è la sintesi –
in forma "breve, semplice e chiara" – del Catechismo
del 1992 che contava circa mille
pagine, ed è frutto di una Commissione ad
hoc istituita nel 2003 da Giovanni Paolo II e
presieduta dall’allora cardinale Joseph Ratzinger.
In due anni la Commissione ha stilato
un testo, lo ha inviato a tutti i cardinali e
a tutti gli episcopati del mondo per riceverne
osservazioni e suggerimenti prima della
redazione finale che venne consegnata da
Ratzinger a Giovanni Paolo II in una delle
ultime udienze concessegli quando era ricoverato
al Gemelli. Poi al porporato tedesco
fu fatto sapere che il Papa aveva approvato
il lavoro e che ne aveva deciso la pubblicazione
nel giorno dei Santi patroni della diocesi
di Roma. E così sarà. La presentazione
avverrà nel corso di una non meglio precisata
"solenne celebrazione liturgica alla
presenza del Santo Padre"; molto probabilmente
si tratterà dei vespri del 28 sera,
quando, liturgicamente, si è già entrati nella
festa dei santi Pietro e Paolo.
Il Compendio può essere considerato come
una sorta di testamento "magisteriale"
tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, l’ultima
grande opera del pontificato wojtyliano
e il primo importante atto di quello ratzingeriano.
Il testo dovrebbe avere una prefazione
firmata da Ratzinger ancora cardinale
e una presentazione curata dalle Congregazioni
della dottrina della Fede e da quella per il Clero, che ha la competenza
specifica per le questioni di catechesi.
Una novità è che si torna alla forma dialogica,
domanda e risposta, tipica del famoso
Catechismo di san Pio X, caduto in disuso dopo
il Concilio Vaticano II. Nel Compendio
non ci dovrebbero essere novità rispetto al
testo della editio typica (definitiva e vincolante)
pubblicata in latino nel 1997, la quale
rispetto alla prima versione del 1992 conteneva
una formulazione più restrittiva sui casi
in cui è ammissibile per la dottrina cattolica
l’uso della pena di morte. Il testo del
Compendio quindi dovrebbe rispettare fedelmente
i contenuti della versione maggiore
senza aggiunte o cambiamenti di sorta.
Per questo motivo nel Compendio non dovrebbe
essere citata la condanna esplicita
dell’antisemitismo contenuta dalla "Nostra
Aetate", la dichiarazione conciliare che ha
segnato un nuovo inizio di rapporti tra ebraismo e Chiesa cattolica. Una richiesta
in tal senso era stata fatta al cardinale Ratzinger
dall’ambasciatore di Tel Aviv presso
il Vaticano Oded Ben Hur. Benedetto XVI
comunque non ha lasciato cadere la richiesta
del diplomatico. Nel nuovo Compendio
non verrà citato il brano della "Nostra Aetate"
richiesto, ma ricevendo lo scorso 9 giugno
una delegazione dell’International Jewish
Committee on Interreligious consultations
papa Ratzinger ha ricordato come il
Concilio Vaticano II abbia "deplorato tutte
le manifestazioni di odio, di persecuzione
di antisemitismo (cfr Nostra Aetate, n. 4)". E
ha aggiunto: "All’inizio del mio pontificato
desidero assicurarvi del fatto che la Chiesa
resta fermamente impegnata, nella sua catechesi
e in ogni aspetto della sua vita, a realizzare
questo insegnamento decisivo". E l’esplicito
riferimento pontificio alla "catechesi"
non è stato certamente casuale.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione de Il Foglio. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT