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Libero Rassegna Stampa
18.05.2005 Le pericolose frequentazioni del ministro degli Interni italiano
lo Stato pagherà l'indottrinamento fondamentalista in versione saudita

Testata: Libero
Data: 18 maggio 2005
Pagina: 12
Autore: Andrea Morigi
Titolo: «Pisanu si accorda con gli islamici « Faremo una scuola per imam »»
LIBERO di mercoledì 18 maggio 2005 pubblica a pagina 12 un articolo di Andrea Morigi sull'accordo tra il ministro dell'Interno Pisanu e il rappresentante in Italia della Lega Musulmana Mondiale, l'ex amabasciatore in Arabia Saudita Mario Scialoja. In base ad esso lo Stato italiano finanzierà istituti di insegnamento religioso wahabbita.

Quali ne saranno i contenuti è del tutto prevedibile, in base all'analisi dei testi in uso nelle scuole religiose finanziate dall'Arabia Saudita negli Stati Uniti.
Morigi lo spiega nel suo articolo, che speriamo venga letto molto attentamante anche dal ministro Pisanu.
L'"accordo di massima" che ha raggiunto con Scialoja sarebbe bene non divenisse mai definitivo.

Ecco il testo:

Anche i predicatori islamici saranno a carico dello Stato. È il risultato di unaccordo di massima raggiunto ieri al Viminale tra il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu e il segretario generale della Lega Musulmana Mondiale Abdullah bin Abdelmohsen al Turki. In base all'intesa, l'Italia e la Lega musulmana mondiale finanzieranno insieme unistituto che si occuperà della formazione degli imam in Italia. L'iniziativa segna un indubbio successo diplomatico dell'ex ambasciatore italiano in Arabia Saudita Mario Scialoja, convertito all'islam e ora rappresentante in Italia della Lega musulmana mondiale. Da lui, che presiede l'Istituto della Moschea di Roma, era stata avanzata originariamente la proposta, accolta poi con entusiasmo da Pisanu. Più controversa, invece, sempre dal punto di vista delle relazioni internazionali, l'eco che l'esito dell'incontro potrà suscitare presso gli alleati statunitensi, impegnati su più fronti nella lotta contro il terrorismo. Innanzitutto, sotto l'aspetto finanziario. Proprio la Lega Musulmana Mondiale è finita nell'elenco delle organizzazioni sospette sulle quali il Senato americano intende proseguire le indagini post- 11 settembre. Anche nel 2002, indicando Abu Hassan al Madani, detto Wael Julaidan, come un sostenitore di Bin Laden, il Tesoro americano faceva riferimento all'organizzazione saudita. Proprio ieri, inoltre, il " New York Post ? riportava la notizia della citazione in giudizio della Lega Musulmana Mondiale da parte dei familiari di John O'Neill, ex capo dell'Fbi, morto negli attacchi contro le Torri Gemelle. Pur contutto l'apparato di intelligence nazionale a sua disposizione, però, il ministro Pisanu non ha approfittato delle informazioni, disponibili del resto al pubblico in forma del tutto trasparente. Nonostante le premesse, nel corso del colloquio, sarebbero stati affrontati anche i temi relativi al terrorismo, alla sicurezza e al dialogo interreligioso. Un tema delicato, quest'ultimo, anche in relazione alle recenti denunce presentate dal Center for Religious Freedom, un'organizzazione statunitense che ha monitorato nel corso degli ultimi anni i testi scolastici utilizzati nelle scuole saudite presenti sul territorio americano. Il 28 gennaio scorso, ne era uscito un dossier nel quale si sottolineava che le pubblicazioni arabe diffondono odio contro le altre religioni, in particolare contro il cristianesimo e l'ebraismo. In pratica, nei programmi didattici si insegna ai giovani musulmani che si trovino « nelle terre degli infedeli » , a « comportarsi come se fossero dietro le linee nemiche » . Sia che vi si trovino per « acquisire nuove conoscenze » sia che « facciano soldi da utilizzare in seguito nel jihad contro gli infedeli » , la regola rimane valida. E, per quanto riguarda i musulmani che si convertono a un'altra religione, i testi affermano che « dovrebbero essere uccisi » . Ora, i contribuenti italiani potrebbero ritrovarsi a pagare con le proprie tasse la diffusione di tali dottrine. E senza nemmeno la possibilità, per il ministro dell'Interno, di espellere chi le propaga, visto che, nel corso dei colloqui tra Pisanu e al Turki sarebbe stata anche avanzata la possibilità che l'Italia presenti addirittura suoi candidati, scelti tra i musulmani italiani, come consiglieri presso la Lega Musulmana Mondiale. E queste stesse persone potrebbero poi svolgere un ruolo di collegamento tra l'istituzione islamica e le autorità italiane, godendo magari di una sorta di immunità diplomatica.
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