Le terroriste suicide sono il prodotto dell'odio fondamentalista, non dei drammi della guerra come invece sostiene il quotidiano romano
Testata: Il Messaggero Data: 10 maggio 2005 Pagina: 5 Autore: Nacéra Benali Titolo: «La tragedia delle donne kamikaze»
IL MESAGGERO di martedì 10 maggio 2005 pubblica un articolo di Nacèra Benali su "La tragedia delle donne kamikaze". La Benali esordisce affermando: Tutte le guerre partoriscono mostri, e quella in corso in Iraq ha generato, stando ai recenti eventi, un volto nuovo delle barbarie del terzo millennio, le donne bomba. In realtà,è il fondamentalismo islamico, non la guerra in Iraq, ad aver prodotto il terrorismo suicida, quindi anche quello delle donne. Ma dare la colpa alla guerra permette di assolvere l'ideologia che promuove i crimini dei terroristi.
Analoga mistificazione è presente in questo passo, relativa alla terrorista suicida palestinese Hanadi Tayssir Djaradat: Quest'ultima spiegava in un video-testamento che aveva agito per vendicare la morte di suo fratello e di suo cugino uccisi, qualche mese prima, dall'esercito israeliano. Nessun cenno alla campagna di demonizzazione degli ebrei orchestrata dai gruppi terroristici e dall'Anp. Né alla violenza terroristica che aveva preceduto la morte del fratello e del cugino della suicida, violenza a cui le azioni militari israeliane rispondevano. Nessun cenno nemmeno alla pratica dei terroristi palestinesi di mandare a compiere attentati suicidi donne sospettate di aver leso l'"onore" della loro famiglia.
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