La barriera difensiva israeliana non è un muro una verità da ripetere a Pietro Gargano
Testata: Il Mattino Data: 06 maggio 2005 Pagina: 28 Autore: Pietro Gargano Titolo: «Non chiamatelo muro ricorda Berlino»
IL MATTINO del 06-05-2005 pubblica a pagina 28 nella Rubrica delle lettere questa lettera, con la risposta di Pietro Gargano: Claudio Di Croce - cdicroce@tele2.it
La costante rappresentazione menzognera della realtà palestinese fa veramente schifo. Gli ebrei sono compatiti quando si fanno ammazzare; quando si difendono - e la barriera contro gli assassini palestinesi serve a ridurre anche se non purtroppo a eliminare gli attentati terroristici - non sono più simpatici. L'uso del termine muro è fatto apposta per ricordare il muro della vergogna comunista della Ddr che serviva per impedire ai cittadini di scappare dal paradiso comunista e quindi non ha nulla da spartire con quello israeliano. La cosa vergognosa è l'uso di questo termine da parte di giornalisti di spiccate simpatie sinistre quando non comuniste.
RISPONDE PIETRO GARGANO: Scusi, ma lei un muro come lo chiama? Un muro si chiama "muro". Una barriera difensiva composta per più del 90% del suo tracciato da reticolato dotato di sensori si chiama appunto "barriera difensiva".
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a dare il proprio giudizio su quanto scritto dal quotidiano napoletano. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail pronta per essere compilata e spedita.