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Il Manifesto Rassegna Stampa
04.05.2005 Il funerale diventa, falsamente, una manifestazione per diritti delle donne; ma i morti palestinesi continuano a non fare notizia, se non servono ad accusare Israele
sul quotidiano comunista

Testata: Il Manifesto
Data: 04 maggio 2005
Pagina: 8
Autore: la redazione
Titolo: «Una palestinese uccisa dal padre»
IL MANIFESTO di mercoledì 4 maggio 2005 dedica solo un breve trafiletto ai tre omicidi di giovani donne palestinesi che hanno avuto luogo a Ramallah e a Gerusalemme Est, ad opera di famigliari.

In compenso, trova modo di sottolineare che Fatah Habbash, una delle vittime, e il giovane con cui aveva una relazione erano stati respinti dalle "forze di occupazione israeliane" al valico con la Giordania, perchè i documenti di lui non erano in regola.
Non scrive, invece, che tornati a Gerico i due contavano di risolvere il problema, di natura burocratica.

Informa invece i lettori che i funerali della ragazza "si sono trasformati in una manifestazione di donne palestinesi che hanno denunciato l'immobilismo del governo e del parlamento di fronte al ripetersi dei «delitti di onore»".
Non invece del fatto che un gruppo molto più numeroso di donne ha contestato la manifestazione. Nè del fatto che il padre, l'assassino, era presente al funerale. Nè del fatto che nell'Anp è in vigore il codice penale giordano che ammette il delitto d'onore.

Ecco l'articolo:

Sgomento a Ramallah per la brutale uccisione di una giovane palestinese cristiana da parte del padre, determinato ad impedire a tutti i costi il suo matrimonio con un musulmano. La ragazza, Fatah Habbash, 22 anni, qualche mese fa aveva avviato una relazione con un palestinese di fede islamica e, nelle scorse settimane, per sfuggire alle pressioni familiari aveva deciso di cercare rifugio, assieme al fidanzato, ad Amman. Una volta arrivati al valico di Gerico, fra Cisgiordania e Giordania, le forze di occupazione israeliane hanno impedito al giovane di passare la frontiera perché i suoi documenti non erano in regola. In poche ore agenti della polizia palestinese, allertati dai genitori della ragazza, li hanno rintracciati e costretti a tornare a casa. Non appena Fatah ha rimesso piede nella sua abitazione è stata percossa dai familiari ed è finita in ospedale. E' poi rientrata in casa su consiglio del governatore di Ramallah che aveva ricevuto assicurazione dai genitori che non la avrebbero più malmenata. Invece nella notte fra sabato e domenica Fatah è stata uccisa dal padre con un colpo alla testa sferrato con un sbarra di ferro. I suoi funerali, due giorni fa, si sono trasformati in una manifestazione di donne palestinesi che hanno denunciato l'immobilismo del governo e del parlamento di fronte al ripetersi dei «delitti di onore». Intanto a Gerusalemme la polizia sta cercando il giovane palestinese che due giorni fa, nel sobborgo arabo di Jabel Mukaber, ha strangolato due sorelle accusate di comportamento «immorale». Ieri mattina sono stati arrestati i genitori accusati di favoreggiamento.
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