L'Iran che vuole l'arma nucleare recluta terroristi suicidi contro Israele un pericolo che non può essere ignorato
Testata: ANSA Data: 19 aprile 2005 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Iran: giornale annuncia raduno donne aspiranti kamikaze verranno raccolte iscrizioni fra palestinesi e iraniane»
Un lancio ANSA che aiuta a comprendere il pericolo rappresentato dal regime degli ayatollah, ma che aiuterebbe di più se non tradisse la preocupazione di spiegare e di giustificare la posizione iraniana. Solo la propaganda iraniana può infatti collegare il suo sostegno al terrorismo, che non è mai venuto meno, con le manifestazioni di Revava, per altro represse dalla polizia israeliana. Quanto meno una nota critica sarebbe stata opportuna, in un pezzo tutt'altro che telegrafico.
Ecco il testo: (ANSA) - TEHERAN, 19 APR - Un raduno di donne iraniane e palestinesi ''aspiranti martiri'', vale a dire che intendono compiere azioni suicide contro Israele, e' stato annunciato per domani a Teheran. Durante l'iniziativa, scrive il quotidiano 'Jomhuri Eslami' che ha dato la notizia, verranno anche raccolte adesioni per partecipare agli attentati. Il convegno, precisa il giornale, e' stato organizzato dalla locale Fondazione dei Martiri, dalla Societa' per la difesa del popolo palestinese e dal Quartier generale per la commemorazione dei martiri del movimento islamico, ''come risposta alle recenti minacce dei sionisti''. Il riferimento sembra diretto all'iniziativa presa dal movimento estremista israeliano Revava, i cui militanti hanno cercato di raggiungere il Monte del Tempio, o Spianata delle Moschee, a Gerusalemme per affermare il diritto degli ebrei di pregare in questo luogo, ma sono stati bloccati dalle forze di sicurezza israeliane. Quel giorno stesso il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hamid Reza Asefi, aveva avvertito Israele delle ''conseguenze molto gravi'' che la sortita del gruppo nazionalista avrebbe potuto avere, affermando che la questione ''non riguarda solo i Palestinesi e gli Arabi, ma tutto il mondo dell'Islam''. Tra i partecipanti all'iniziativa di domani e' segnalata anche una ex deputata iraniana, Marzieh Hadidchi. La Repubblica islamica si e' opposta a tutte le trattative di pace tentate negli ultimi anni fra Israele e i Palestinesi, dichiarandosi in favore dell'Intifada e dei gruppi armati palestinesi, anche se dice che si tratta di un sostegno ''umanitario'' e non militare. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione Ansa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.