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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Messaggero Rassegna Stampa
13.04.2005 Intervista al presidente israeliano Moshe Katzav
con qualche domanda troppo faziosa

Testata: Il Messaggero
Data: 13 aprile 2005
Pagina: 10
Autore: Eric Salerno - Anna Guaita
Titolo: «Verso la pece con i palestinesi - Bush a Sharon: rispetta i patti e ferma i nuovi insediamenti»
Il MESSAGGERO del 2005-04-12 pubblica l'articolo di Eric Salerno "Verso la pace con i palestinesi", un' intervista con il Presidente israeliano Moshe Katzav. L’articolo risulta molto interessante ma c’è una domanda che necessita di essere ampliata perché formulata in modo impreciso. A proposito delle aperture di trattativa date da Israele alla Siria Salerno domanda (riportiamo per il lettore anche la risposta del Presidente Katzav) :
Quale? E quali segnali positivi avete mandato voi, che occupate le alture del Golan siriane, a Damasco?
«La precondizione, riprendere la trattativa da dove era arrivata quella tra suo padre e Itzhak Rabin. Un compromesso è possibile, ma con un nuovo dialogo partendo da zero. Il nostro segnale positivo è il fatto che non stiamo facendo nulla contro la Siria».


Salerno dimentica completamente di ricordare che, se Israele è attualmente costretta ad occupare le alture del Golan e a vivere in una continua situazione di guerra aperta con lo stato siriano, questo è dovuto a due guerre intraprese dai vicini arabi per distruggere Israele prima nel 1967 (Guerra dei Sei Giorni) e successivamente nel 1973 con la Guerra dello Yom Kippur. La Siria partecipò ad entrambi i tentativi e ambedue le volte fu ricacciata dal Nord di Israele. Ci sembra giusto, per dovere storico menzionare questi fatti e non sarebbe stato male leggerlo anche nella domanda dell’inviato de Il Messaggero.

Nell'articolo "Bush a Sharon: rispetta i patti e ferma i nuovi insediamenti" Anna Guaita scrive:

Negli ultimi due giorni i soldati israeliani hanno ucciso tre giovani palestinesi nella Striscia di Gaza, perché sospettavano che trasportassero armi. I militanti palestinesi hanno risposto lanciando numerosi colpi di mortaio contro gli insediamenti israeliani


Ricordiamo che per i tre ragazzi palestinesi uccisi dall’esercito israeliano, perché penetrati in una zona chiusa hai civili, in Israele è stata aperta una inchiesta mentre, per i "numerosi" (70 per precisione) colpi di mortaio lanciati verso gli insediamenti ebraici, non ci sembra si stia facendo molto ( questo ovviamente considerando tutte le difficoltà attuali di Abu Mazen )

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