Tregua a rischio per colpa di Israele; la violenza palestinese, mai cessata, non conta il quotidiano della Confindustria sposa le tesi della propaganda palestinese
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 10 aprile 2005 Pagina: 7 Autore: un giornalista Titolo: «Uccisi tre palestinesi, tregua a rischio»
IL SOLE 24 ORE di domenica 10 aprile 2005 pubblica un articolo intitolato "Uccisi tre palestinesi, tregua a rischio": il lancio di un razzo qassam, giovedì 7 aprile, contro la città di Sderot, per fare un esempio, per il quotidiano della Confondustria non ha "messo a rischio" nessuna tregua. La responsabilità di un eventuale fallimento del cessate il fuoco deve essere di Israele. L'episodio, non ancora chiaro nella sua dinamica, viene poi raccontato nell'occhiello in modo inequivocabile: "Gli israeliani sparano sui ragazzi che giocavano a pallone in un’area vietata" I soldati israeliani hanno dichiarato invece di aver visto i ragazzi entrare nella zona vietata, con lo scopo di cotrabbandare armi, e di aver sparato colpi di avvertimento.
Una cronaca corretta su questo episodio è quella di Davide Frattini sul CORRIERE DELLA SERA (vedi "Una cronaca corretta", Informazione Corretta 10-04-05)
Le distorsioni presenti nel titolo e nell'occhiello si ritrovano identiche nelle prime righe dell'articolo, che dovrebebro presentare i fatti in modo completo e oggettivo: Vacilla la tregua in Medio oriente. L’uccisione da parte di militari israeliani di tre ragazzi palestinesi che giocavano a calcio in una zona militare nella Striscia di Gaza potrebbe mettere a rischio il tacito impegno delle formazioni militanti palestinesi al cessate-il-fuoco proclamato nel vertice dello scorso febbraio a Sharm el Sheikh. L'articolo affronta poi i rischi connessi alla manifestazione, prevista proprio domenica, di un gruppo della destra israeliana che vorrebbe penetrare nel Monte del Tempio (Spianata della Moschee per i musulmani). Non si legge nell'articolo che il governo israeliano ha proibito la manifestazione. In compenso, per l'ennesima volta,leggiamo che Alla fine del 2000 fu proprio una passeggiata di Ariel Sharon, allora leader dell'opposizione, a scatenare la seconda intifada palestinese. E, per l'ennesima volta, ricordiamo che questa è una ricostruzione falsa degli avvenimenti: anzitutto perchè l'ente islamico preposto alla custodia dei luoghi santi musulmani aveva approvato la visita di Sharon, in secondo luogo pechè gli stessi ministri dell'Anp hanno più volte detto alla stampa araba che l'intifada era stata organizzata tempo prima dell'episodio.
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