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La Repubblica Rassegna Stampa
25.03.2005 Gli errori della "giustizia" sommaria di Hamas
ma sulla strage dei "collaborazionisti" continua il silenzio dei media

Testata: La Repubblica
Data: 25 marzo 2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «MO: Hamas non era collaborazionista palestinese giustiziato»
Riprendiamo da blog di Repubblica.it "Diritti e rovesci", di Gianpolo Cadalanu una notizia ANSA (datata 20 marzo 2005):
Il movimento islamico Hamas ha ammesso pubblicamente oggi di avere giustiziato "per errore" due anni fa un padre di famiglia palestinese, accusato a torto di 'collaborare' con Israele.
Hekmat Yassin, due figli, era stato ucciso nel 2003 a Kobar, un villaggio vicino a Ramallah, da un commando di miliziani di Hamas che lo sospettavano di essere un collaborazionista.
"E' stato chiaramente un grave errore" ha ammesso oggi uno dei dirigenti di Hamas in Cisgiordania, Hassan Yussef, in un incontro con degli abitanti di Kobar. L'esponente di Hamas ha consegnato al padre di Yassin una somma di 38.000 dinari giordani, circa 45.00 euro, quale indennizzo. Negli ultimi anni decine di palestinesi sono stati giustiziati, spesso in pubblico, dai gruppi armati perchè accusati di essere dei collaborazionisti. In diversi casi tuttavia le persone uccise erano state denunciate nel quadro di regolamenti di conti privati.
Secondo l'Organizzazione palestinese per i diritti umani (Phro) 93 palestinesi sono stati uccisi dai gruppi armati nel 2004 e 25 dall'inizio del 2005, per lo più dopo essere stati accusati di collaborare con Israele.
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