Colloqui tra palestinesi e israeliani sul passaggio di consegne a Tulkarem mentre continuano i preparativi per il ritiro da Gaza
Testata: La Stampa Data: 21 marzo 2005 Pagina: 6 Autore: Aldo Baquis Titolo: «Palestinesi e israeliani si incontrano oggi per discutere la restituzione di Tulkarem»
LA STAMPA di lunedì 21 marzo 2005 pubblica una cronaca di Aldo Baquis sul progredire dei colloqui tra Israele e Anp e del piano di ritiro da Gaza. Ecco il testo: Cominciano a prendere consistenza le intese raggiunte il mese scorso al vertice di Sharm el-Sheikh (in Egitto) fra il presidente palestinese Abu Mazen e il premier israeliano Ariel Sharon. Dopo la città cisgiordana di Gerico, oggi israeliani e palestinesi si incontrano a Tulkarem per coordinare il suo ritorno definitivo sotto controllo dell'Anp. Dopo di che sarà la volta di Kalkilya. Mediante questi ritiri graduali, i palestinesi cercano di tornare ad assestarsi sulle linee occupate in Cisgiordania prima del 28 settembre 2000, data di inizio della intifada. Sul terreno, le forze militari israeliane si sono in queste ultime settimane diradate, i mezzi blindati non sono più visibili, diversi accampamenti dell'esercito vengono discretamente trasferiti in territorio israeliano. Nonostante il clima sostanzialmente di calma, si è avuto ieri nel campo profughi al Amari di Ramallah uno scontro a fuoco fra miliziani delle Brigate dei martiri di al-Aqsa (al Fatah) e una pattuglia militare israeliana. Quattro dei militari - che cercavano automobili israeliane rubate, nel timore che venissero utilizzate per la confezione di autobombe - sono rimasti feriti. Intanto Sharon preme sull'acceleratore per realizzare il ritiro da Gaza. Da ieri nessun israeliano può trasferire la propria residenza nelle colonie di Gaza e della Cisgiordania settentrionale, che saranno sgomberate a luglio. Secondo la radio dei coloni Canale 7 quegli insediamenti (25 in tutto, abitati da otto-novemila israeliani) saranno proclamati «zona militare chiusa» prima della Pasqua ebraica, che inizia alla fine di aprile. Il provvedimento, ha appreso la emittente, è' stato concepito nella sensazione che migliaia di coloni progettino di sfruttare le vacanze pasquali per trasferirsi con le famiglie nella striscia di Gaza e restare poi barricati negli insediamenti, fino al ritiro. La smobilitazione di quelle colonie provoca una forte radicalizzazione politica in Israele. Perfino i rivali storici di Sharon, gli attivisti di Pace Adesso, sono sfilati sabato nelle strade di Tel Aviv per sostenerne la sua attuale politica. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de La Stampa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.