Michele Giorgio cambia versione: gli israeliani si sono ritirati da Gerico lo scrive sul quotidiano napoletano
Testata: Il Mattino Data: 18 marzo 2005 Pagina: 10 Autore: Michele Giorgio Titolo: «Via gli israeliani, Gerico torna ai palestinesi»
Mentre spiegava ai lettori del MANIFESTO che gli israeliani non si sono mai ritirati da Gerico, perchè non hanno mai occupato tale città (vedi "Israele non si è ritirata da Gerico, perchè non l'aveva mai occupata", Informazione Corretta 17-03-05) Michele Giorgio descriveva a quelli del MATTINO il ritiro israeliano da... Gerico. " Il controllo di Gerico" scrive testualmente il contraddittorio cronista il 17-03-05 sul quotidiano napoletano "torna alla polizia palestinese dopo la «rioccupazione» delle città Cisgiordane e di Gaza seguita allo scoppio della seconda Intifada. La popolazione di Gerico è scesa nelle strade, facendo il segno della vittoria con le dita quando ha visto uscire dalla loro città i reparti israeliani".
Giorgio sostiene nell'articolo che "il processo di pace venne bloccato alla fine del 2000, dopo la «passeggiata» di Sharon alla Spianata delle Moschee e l’esplosione della seconda Intifada", nonostante le molte smentite di questa tesi provenienti da ministri dell'Anp che hanno chiarito che "l'intifada" era programmata da molto prima della "passeggiata" di Sharon.
Difficile pensare che Giorgio non lo sappia. Ma cosa ci si deve aspettare da un giornalista che scrive su un giornale l'opposto di quello che scrive su un altro, se non che, ogni tanto, si dimentichi di qualche verità?
Ecco l'articolo: Via gli israeliani, Gerico torna ai palestinesi Prima tappa dell’accordo tra Sharon e Abu Mazen: prevede il passaggio di poteri in cinque città
MICHELE GIORGIO Gerusalemme. Si ammainano le bandiere israeliane, tornano a sventolare i vessilli palestinesi. Almeno nella città di Gerico, dove ieri si è svolto il passaggio di poteri da tempo concordato. Il controllo di Gerico torna alla polizia palestinese dopo la «rioccupazione» delle città Cisgiordane e di Gaza seguita allo scoppio della seconda Intifada. La popolazione di Gerico è scesa nelle strade, facendo il segno della vittoria con le dita quando ha visto uscire dalla loro città i reparti israeliani. Il ritiro suggella l’intesa tra l'Anp del presidente Abu Mazen e il premier israeliano Ariel Sharon per il trasferimento progressivo del controllo di cinque centri cisgiordani ai palestinesi. Il processo di restituzione delle città palestinesi all’Anp prevede il passaggio al controllo della sicurezza palestinese a Tulkarem, poi a Qalqiliya. Per ora nessuna data e stata invece fissata per Betlenmme e Ramallah. A Gerico, è regnato per tutto il giorno un clima di gioia: i palestinesi sperano che questo primo ritiro israeliano sia foriero di un accordo più ampio con Israele, che metta fine all'occupazione di tutte le città e i villaggi della Cisgiordania. I comandi militari israeliani hanno sostenuto ieri che per il trasferimento dei centri abitati cisgiordani dovranno verificare se le forze dell'Autorità nazionale palestinese saranno in grado di garantire effettivamente la sicurezza e bloccare le organizzazioni estremiste. Ieri agli ingressi della città, a poche centinaia di metri dalle postazioni dei soldati israeliani, hanno preso posizione le pattuglie della sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), scomparse durante i quattro anni di Intifada (durante i quali alla polizia palestinese era stato anche impedito di portare armi). Gli uomini della Guardia nazionale, con i berretti rossi e le uniformi mimetiche, a bordo di jeep hanno percorso a bassa velocità le vie del centro per rendere noto alla popolazione che Israele aveva abbandonato la città. Scene simili a quelle che si videro nel 1993, quando l'accordo tra l'Olp dell’allora presidente Yasser Arafat e il governo del premier israeliano (assassinato) Yitzhak Rabin, lasciò intravedere alle due parti il traguardo della pace. Poi tutto il processo di pace venne bloccato alla fine del 2000, dopo la «passeggiata» di Sharon alla Spianata delle Moschee e l’esplosione della seconda Intifada. «Speriamo che le cose stavolta vadano nel modo migliore. Vogliamo la fine dell'occupazione, siamo stanchi dell'Intifada e delle incursioni militari israeliane», dice la gente di Gerico. Il clima nuovo che si respira in città ha galvanizzato i più giovani. Nugoli di ragazzini in bicicletta hanno affollato la piazza di Gerico, alcuni sventolando la bandiera palestinese. C’è comunque anche chi si mostra diffidente. Il sindaco di Gerico, Hassan Saleh ha espresso forti dubbi sui cambiamenti effettivi che il passaggio delle consegne porterà alla vita dei suoi concittadini. «Gerico continuerà a essere una città sotto assedio - ha detto - fino a quando Israele avrà il controllo della strada 90 e di quella che porta a Gerusalemme. In questo modo il turismo, il commercio e il libero movimento di merci e persone rimarranno ostacolati». Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a dare il proprio giudizio su quanto scritto dal quotidiano napoletano. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail pronta per essere compilata e spedita.