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ANSA Rassegna Stampa
11.03.2005 Come nasce uno Stato democratico
l'Anp vuole essere libera di condannare a morte, anche chi ha aiutato a sventare attentati terroristici

Testata: ANSA
Data: 11 marzo 2005
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «MO: Anp; condanne a morte saranno eseguite. Ministro: respingiamo interferenze estere»
Un lancio ANSA che dovrebbe far riflettere i sostenitori dell'Anp che condannano la pena di morte nel mondo.
E'importante ricordare che tra i condannati a morte nei territori vi sono soprattutto i cosidetti "collaborazionisti", colpevoli di aver aiutato Israele a combattere il terrorismo.

E che molti di essi furono uccisi in modo extragiudiziale durante il regime di Arafat. Nel silenzio del mondo.
Una prassi che sembra continuare.

Ecco il testo.

(ANSA) - RAMALLAH, 11 MAR - Saranno eseguite le condanne a
morte di alcuni palestinesi che si sono resi responsabili di
collaborazionismo con Israele. Lo ha confermato al quotidiano
'al-Ayam' il ministro palestinese per la giustizia Farid al-
Jallad. Commentando informazioni stampa secondo le quali Israele
vorrebbe salvare in extremis la loro vita, al-Jallad ha aggiunto
che l'Anp respinge ''tutte le pressioni estere''.
Il ministro ha sottolineato che alcune sentenze di morte sono
state approvate dal presidente Abu Mazen. In precedenza, secondo
la stampa palestinese, cinque state convalidate anche dal Mufti
di Gerusalemme sceicco Akrama Sabri.
Le ultime pene capitali sono state eseguite nei territori
palestinesi nel 2002. Dopo quella data, secondo organizzazioni
palestinesi, sono state comminate diverse pene di morte, che
pero' il presidente Yasser Arafat non aveva ratificato. Fra
queste, 15 riguardono persone condannate per collaborazionismo
con Israele mentre le altre hanno a che vedere con reati comuni.
La decisione dell'Anp di riprendere le esecuzioni capitali ha
destato reazioni molto negative in gruppi umanitari palestinesi
ed israeliani. Questi gruppi hanno denunciato in passato anche
casi di 'giustizia sommaria' avvenuti nei Territori, dove
presunti collaborazionisti sono stati eliminati da miliziani.
(ANSA).
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