"Individui rimasti uccisi o feriti a causa di attacchi di gruppi estremistici ": sono le vittime israeliane del terrorismo palestinese un crimine non giudicabile e non punibile per il quotidiano comunista
Testata: Il Manifesto Data: 18 febbraio 2005 Pagina: 8 Autore: la redazione Titolo: «Israele.Corte suprema respinge ricorso scarcerazioni»
IL MANIFESTO di venerdì 18 febbraio 2005 pubblica un trafiletto intitolato "Israele.Corte suprema respinge ricorso scarcerazioni":| La Corte Suprema d'Israele ha respinto un ricorso presentato contro la scarcerazione di cinquecento detenuti palestinesi, approvata domenica dal governo di Ariel Sharon e in programma per la settimana prossima, prima tranche di un piano che prevede la liberazione in tutto di quattrocento persone. Ricorrenti erano un gruppo di 21 cittadini ebraici, parenti di individui rimasti uccisi o feriti a causa di attacchi di gruppi estremistici palestinesi. Si noti il curioso linguaggio del quotidiano comunista: "gruppi estremistici" per "gruppi terroristici", ed'è la regola, e poi "21 cittadini ebraici" per indicare i parenti delle vittime del terrorismo e "individui rimasti uccisi o feriti a causa di attacchi" per indicare queste ultime. E negare che siano tali.
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