La giornata della memoria l'intervista a una sopravvissuta, le tappe della persecuzione in Italia e il calendario delle commemorazioni
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 21 gennaio 2005 Pagina: 9 Autore: Chiara Somajni - la redazione Titolo: «Io ricordo l'orrore, ma parlo della vita - All'Onu interviene Elie Wiesel - Milano, un meridionale alla stazione centrale - Dalle leggi razziali alle deportazioni»
IL SOLE 24 ORE di venerdì 21 gennaio 2005 dedica un'intera pagina alla giornata della memoria, il 27 gennaio, quando si celebreranno i 60 anni dalla evacuazione del campo di sterminio di Auschwitz, lugubre teatro di morte per milioni di ebrei deportati, tra i quali molti italiani. L'articolo principale è una intervista di Chiara Somajni a Liliana Segre, una degli unici tre sopravissuti ad Auschwitz che abitano tuttora a Milano, nel quale vengono ripercorse le tappe dell'incubo e le ripercussioni che questa tragedia ha avuto sul resto della sua vita. In basso a destra un box nel quale vengono riportate le celebrazioni previste all'Onu, in Italia e il progetto di un memoriale alla stazione Centrale di Milano (dal binario 21 partirono i treni della morte italiani). In un box invece in basso a sinistra, sono riportate le tappe della tragedia italiana: le origini, le leggi razziali, le deportazioni e i numeri. Nel complesso, un buon lavoro di informazione quando non c'è Tramballi si nota. Da parte nostra aggiungiamo che il ricordo della Shoah viene richiamato su quasi tutti i giornali ed in modo sostanzialmente corretto. Questo avviene quando si devono ricordare sei milioni di ebrei sterminati. Altro discorso quando si parla dei sei milioni di ebrei vivi in Israele. In questo caso chi la vince non è la correttezza nell'informazione, ma si riaffaccia quel vecchio pregiudizio che il 27 gennaio di ogni anno tutti si affannano a condannare.
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