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Il Messaggero Rassegna Stampa
15.01.2005 Quel che Eric Salerno vede
e quello che gli sfugge

Testata: Il Messaggero
Data: 15 gennaio 2005
Pagina: 13
Autore: Eric Salerno
Titolo: «Sharon congela i contatti con i palestinesi»
In merito all’attentato terroristico al valico Karni con Gaza, Eric Salerno scrive:





"Abbas ha criticato l'azione delle milizie affermando che l'operazione, «così come quelle attuate la scorsa settimana dall'esercito israeliano e costate la vita a nove palestinesi, non contribuisce al processo di pace», ma le sue parole non sono state sufficienti. Sharon è in difficoltà, le destre e una parte del suo partito lo contestano e, forse per non dover lanciare una nuova operazione militare, ha scelto la rottura formale con i palestinesi pur sapendo benissimo che Abu Mazen, ancora non insediato, non ha avuto il tempo materiale per creare un nuovo governo, riformare i servizi di sicurezza e trovare un accordo con le milizie per la fine della lotta armata."
Più che Sharon, Salerno dovrebbe scrivere che è Abu Mazen ad essere in difficoltà, dopo la rivendicazione dell'attentato da parte delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, che dipendono direttamente da Al Fatah, il suo partito. Invece Salerno il dito lo sa puntare solo e sempre su Sharon.
Salerno scrive che la sospensione momentanea del dialogo tra Israele e Olp si basa anche sulla volontà di Sharon di evitare una nuova operazione armata. Dimentica però di ricordare che questa decisione deriva principalmente dalla necessità di verificare il reale potere di Abu Mazen sulle organizzazioni terroriste e ovviamente non è una accusa personale al neo Presidente dell’Olp da troppo poco insediatosi al potere. Viene omesso anche di segnalare che i nove morti palestinesi dei giorni precedenti sono stati frutto di scontri a fuoco e non di attacchi indiscriminati contro civili.

Scrive infine Salerno come chiusura del suo articolo:

"A parte morti e feriti, da una parte come dall'altra, a pagare il prezzo della violenza è sempre la popolazione civile palestinese
Se la frase si riferisce alle conseguenze dell’ultimo attacco di Karni ricordiamo a Salerno che tutta la dinamica della strage era stata pensata per procurare il massimo di morti e feriti anche tra il pesonale civile che lavora al valico di Karni. Erano infatti tre i terroristi suicidi imbottitio di esplosivo. Se, al contrario, intendeva dare un giudizio complessivo del conflitto, ricordiamo a Salerno che mai l'esercito d'Israele ha provocato "volontariamente" la morte di un solo civile palestinese. Ripetiamo civile, non terroristi senza divisa. L'opposto è invece quanto accade da parte palestinese, dove il comando è "uccidi quanti ebrei è possibile". Ma per Salerno queste sono differenze di nessuna importanza.
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