Israele rilascia 170 detenuti palestinesi una notizia importante, trascurata dagli altri quotidiani
Testata: La Stampa Data: 20 dicembre 2004 Pagina: 8 Autore: un giornalista Titolo: «Israele in settimana rilascerà 170 detenuti palestinesi»
LA STAMPA di lunedì 20-12-04 pubblica un breve articolo che dà un'importante notizia non presente su altri quotidiani. Ecco il testo: Il governo israeliano ha deciso di rimettere in libertà 170 detenuti palestinesi. Il rilascio vuole essere un gesto di riconciliazione con la nuova leadership palestinese, in vista delle elezioni presidenziali dell'Autorità palestinese del prossimo 9 gennaio, come ha spiegato un funzionario israeliano. Israele - ha aggiunto - prenderà in considerazione la possibilità di liberare altri detenuti se la leadership palestinese agirà contro i gruppi estremisti. La liberazione dei 170 detenuti era stata anche promessa dal premier israeliano, Ariel Sharon, al presidente egiziano, Hosni Mubarak, nell'ambito delle trattative che avevano portato alla scarcerazione anticipata all'inizio del mese di Azzam Azzam, l'uomo d'affari arabo-israeliano condannato a 15 anni di lavori forzati in Egitto per spionaggio. Sharon ha definito la decisione «un gesto di buona volontà e di profonda amicizia verso il presidente egiziano Hosni Mubarak». Il suo ufficio ha fatto sapere che i detenuti saranno liberati questa settimana, anche se non è stata precisata la loro identità. Il governo israeliano ha però tenuto a precisare che non saranno rilasciati prigionieri «con le mani sporche di sangue». Nelle carceri israeliane si trovano circa 7 mila detenuti palestinesi, molti dei quali incriminati di reati relativi alla sicurezza. Quanto all’intesa politica raggiunta venerdì per la costituzione di un governo congiunto, i dirigenti del Likud e dei laburisti sono stati impegnati ieri ad esaminare gli ultimi dettagli tecnici. L’intesa si basa sull’intenzione comune di realizzare nel 2005 un importante ritiro da Gaza, nonchè una serie di riforme economiche per rilanciare l’economia. Gli screzi vertono sul ruolo del leader laburista Shimon Peres nel futuro governo. Sharon gli ha detto che sarà nominato vice-premier, al fianco di Ehud Olmert (Likud). Ma una delle leggi fondamentali prevede che il primo ministro possa avere un solo vice. Dopo aver deciso di emendare quella legge fondamentale, Likud e laburisti si sono resi conto che occorrerà superare un lungo periodo prima che l'emendamento sia approvato in terza lettura. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de La Stampa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.