Se non si spiega perchè Israele tiene le sue truppe nella città palestinesi si finisce per ribaltare la realtà come fa il quotidiano della Margherita
Testata: Europa Data: 23 novembre 2004 Pagina: 2 Autore: un giornalista - Antonio Gualdo Titolo: «Powell cerca di rilanciare la pace»
Nell'articolo "Powell cerca di rilanciare la pace", pubblicato da EUROPA del 23-11-04, viene omesso ogni riferimento al fatto che le truppe israeliane sono nelle città palestinesi per sventare attentati terroristici. Grande risalto invece, viene dato alle lamentele di asponenti palestinesi circa il mancato impegno di Israele a ritirare le truppe. Una scelta evidentemente squilibrata. Ecco l'articolo: Il segretario di stato uscente Colin Powell ha provato ieri a Gerico a scuotere il moribondo negoziato tra israeliani e palestinesi e, soprattutto, a dare un impulso alla nuova fase politica nei Territori segnata dalle presidenziali del 9 gennaio. Powell in mattinata ha visto a Gerusalemme il premier israeliano Ariel Sharon e il ministro degli esteri Silvan Shalom e a Gerico, intorno mezzogiorno, la nuova leadership palestinese guidata da Abu Mazen e dal premier Abu Ala. Il colloquio con i dirigenti dell’Olp e dell’Anp ha segnato una svolta dopo anni di gelo fra l’amministrazione americana e il presidente Yasser Arafat, deceduto lo scorso 11 novembre. Powell, che non tornava nei territori palestinesi da 18 mesi, ha provato a creare le condizioni di un corretto svolgimento delle elezioni. Con il premier israeliano Sharon ha insistito affinché venga consentito ai 220.000 palestinesi di Gerusalemme est (sotto occupazione dal 1967) di votare per il nuovo presidente dell’Anp. Un impegno troppo vago per l’Anp che chiede che Israele arretri le proprie truppe presenti nelle città della Cisgiordania e tolga i posti di blocco militari che paralizzano la vita dei civili palestinesi. «L’Anp è delusa per le mancate garanzie israeliane sul ritiro delle truppe in Cisgiordania e Gaza. Votare sotto occupazione militare infatti minerebbe subito l’immagine della nuova leadership del dopo-Arafat», ha commentato l’analista palestinese Hisham Abdallah. Powell ha anche annunciato aiuti fi- nanziari diretti – si parla di 20 milioni di dollari – per l’organizzazione delle elezioni e per la riforma dei servizi di sicurezza: «L’America – ha assicurato – darà il suo aiuto per tenere le elezioni e per fare uscire le forze israeliane dalle città palestinesi ». Il segretario di stato, che stamattina riferirà degli incontri agli altri membri del Quartetto (Usa-Onu-Ue-Russia) riuniti a Sharm el Sheik nel Sinai, ha però ribadito che per consentire la ripresa del dialogo per la pace l’Anp dovrà disarmare i gruppi militanti dell’Intifada e rilanciare un vero processo politico all’interno di Cisgiordania e Gaza. Scende subito in campo invece l’Unione europea che ad inizio dicembre invierà sui osservatori elettorali nei Territori e investirà 14 milioni di euro per garantire il corretto svolgimento del voto. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Europa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.