Omicidio antisemita ad Anversa? intanto arrivano minacce di morte, probabilmente da islamisti, a deputati e ministri belgi
Testata: La Stampa Data: 19 novembre 2004 Pagina: 10 Autore: Maria Maggiore Titolo: «Ucciso ad anversa giovane ebreo»
LA STAMPA del 19-11-04, pubblica la cronaca di Maria Maggiore sull'uccisione ad Anversa di un giovane ebreo. Un delitto che si teme abbia avuto come movente l'antisemitismo. Ecco l'articolo: Moshé Yitzchak Naeh aveva ventiquattro anni e già cinque figli. Come molti ebrei del famoso quartiere dei diamanti di Anversa, portava lunghe basette a boccoli e il cappellone nero tipico degli ortodossi, arrivati nelle Fiandre molti secoli fa e installatisi nella capitale mondiale del diamante come commercianti e diamantieri. Lui, Moshé, era un religioso di origini britanniche, segretario del rabbino della sinagoga situata nella Mercatorstraat. Era, perchè ieri pomeriggio è morto in ospedale dopo che qualcuno gli ha sparato un colpo a bruciapelo in testo. L’assassinio del giovane, insieme alle minacce di morte recapitate al ministro della Giustizia e ad altri esponenti del mondo politico belga, fanno adesso tremare il piccolo Regno. Come si temeva, l'ondata d'odio musulmana, che sta infiammando la vicina Olanda, ha invaso ora anche il Belgio. La morte di Moshé Naeh è ancora avvolta nel mistero più assoluto. Il giovane ebreo è stato trovato in una chiazza di sangue da alcuni passanti, la notte tra mercoledì e giovedì. All'inizio hanno pensato a un incidente stradale. Poi la polizia ha individuato la ferita da arma da fuoco alla testa. Subito la corsa disperata all'ospedale di Sint-Vincentiusziekenhuis. Ieri pomeriggio il decesso. Nel frattempo nessun testimone, nessuna pista privilegiata. Gli inquirenti e le autorità ebraiche della capitale fiamminga si guardano bene dal formulare delle ipotesi, prima di trovare qualche riscontro su un'eventuale pista antisemita nell'uccisione del giovane. Ma il timore crescente tra la gente di Anversa è che si tratti proprio di un attacco simbolico a un ebreo. Tutto finora lo fa pensare: il colpo di pistola ravvicinato, la vittima, un religioso conosciuto e apprezzato dalla comunità ebrea di Anversa, il fatto che i soldi che aveva in tasca non sono stati presi. L'aria che tira nelle Fiandre. Già lo scorso giugno un gruppo di studenti ebrei era stata aggredita da alcuni arabi all'uscita dalla scuola. Uno era stato pugnalato alle spalle, riuscendo, per fortuna, a cavarsela. Gli aggressori, quella volta erano stati individuati, aumentando il risentimento fiammingo verso gli immigrati. Anversa vanta infatti il primato - oltre a quello dei diamanti - della città più a destra del Belgio. Il 34,4% della popolazione vota per il Vlaams Blok, il Blocco Fiamminga xenofobo e nazionalista, da tre giorni convertito in Vlaams Belang (Interesse Fiammingo), per salvare le apparenze e il futuro politico, da una condanna per razzismo della Corte Costituzionale. Gli ebrei di Anversa, circa 20 mila persone, ben integrate tra la popolazione, votano in gran parte per il Vlaams. E intanto il governo liberal-socialista Verhofstadt comincia seriamente a preoccuparsi del fenomeno Theo Van Gogh. Dopo l'uccisione del regista olandese, due settimane fa, una senatrice belga di origini marocchine, ha ricevuto una minaccia di morte attraverso una telefonata anonima. Mimount Bousakla, questo il nome della senatrice socialista eletta ad Anversa, ha criticato nei giorni scorsi la mancanza di una chiara condanna dell'omicidio di Van Gogh, da parte delle autorità musulmane in Belgio. Inoltre, in passato, la Bousakla aveva criticato la folta comunità musulmana residente in Belgio, «ripiegata su se stessa» e caduta in pratiche poco tollerabili, come il matrimonio forzato e la condizione di sottomissione delle donne arabe. Ma ieri, per concludere una giornata nera, è arrivata anche una lettera «di morte» alla ministra della Giustizia Laurette Onkelinx. E in serata un Consiglio di crisi si è riunito per valutare la situazione. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de La Stampa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.