domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Mattino Rassegna Stampa
18.10.2004 Una cronaca scorretta fin dal titolo
Israele non vuole uccidere il maggior numero possibile di palestinesi, ma impedire il terrorismo

Testata: Il Mattino
Data: 18 ottobre 2004
Pagina: 7
Autore: un giornalista
Titolo: «Israele: raid riusciti. morti 140 palestinesi»
Il MATTINO di ieri, 17-10-04, pubblica l'articolo: "Israele: raid riusciti
Morti 140 palestinesi" Già il titolo è scorretto: sembra che i raid siano riusciti perchè sono stati uccisi 140 palestinesi. Non è ovviamente così (vedi:"Ecco che cosa ha veramente detto il ministro della Difesa israeliano", Informazione Corretta, 18-10-04)Inoltre: i morti sono tutti semplicemente "palestinesi"? Anche i terroristi armati, quelli intenti a trasportare armi e a collocare ordigni per strada, o ancora i lanciatori di razzi?. Nell'articolo, poi, le dichiarazioni dei portavoce dell'esercito israeliano sono virgolettate, quelle palestinesi no: opinioni in libertà le prime, assoluta verità le seconde?

Tel Aviv. Una volta completato a Nord di Gaza il ridispiegamento delle forze militari israeliane, il governo di Ariel Sharon, ma anche quello palestinese, si accingono adesso a compiere un primo bilancio dell’operazione «Giorni di pentimento» lanciata il 28 settembre. Formalmente l'operazione non è terminata: ieri le forze israeliane erano ancora attestate nel nord della Striscia di Gaza, pronte a colpire in caso di lancio di nuovi missili contro il territorio ebraico, minaccia costate dei miliziani di Hamas.
Portavoce militari affermano che negli ultimi 18 giorni, oltre 130 palestinesi («nella stragrande maggioranza» militanti dell'Intifada) sono rimasti uccisi. Aggiungono che numerose cellule di lanciatori di razzi sono state annientate. Un comandante israeliano ha rilevato che «Giorni di pentimento» rappresenta un nuovo modo di azione a Gaza. «Se i palestinesi spareranno altri razzi, non staremo con le mani in mano... Pensiamo che il nostro messaggio sia arrivato a destinazione».
Il prezzo di sangue per i palestinesi è stato altissimo: 140 morti e 500 feriti è il bilancio confermato ieri dal premier Abu Ala. Fra gli uccisi vanno inclusi oltre trenta bambini
Fonti miltari israeliane riferiscono di "dieci bambini sotto i 14 anni morti", fonti palestinesi di "dozzine di civili"
(vedi: http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/489643.html),
da dove viene ricavato, quindi, il dato di "oltre trenta bambini" uccisi?

I danni materiali sono non meno ingenti: almeno un centinaio le case demolite, danni ingenti alla rete stradale, e ai campi agricoli distrutti dalle ruspe militari. La leadership palestinese si chiede se non debba pagare anche un prezzo in termini della propria immagine pubblica di fronte alla popolazione di Gaza. E Hamas canta vittoria: è convinta di essere uscita a testa alta da un duro confronto militare con un esercito organizzato come quello israeliano.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a dare il proprio giudizio su quanto scritto dal quotidiano napoletano. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail pronta per essere compilata e spedita.

posta@ilmattino.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT