Operazioni miltari israeliane a Gaza una cronaca corretta sul quotidiano cattolico
Testata: Avvenire Data: 09 settembre 2004 Pagina: 11 Autore: Graziano Motta Titolo: «Dietrofront di Sharon: barriera più «corta» - Il Cremlino cerca aiuti strategici in Israele «E' unica la loro esperienza sul campo»»
A pagina 16 di Avvenire di oggi, 09-09-04, Graziano Motta firma l'articolo " Dietrofront di Sharon: barriera più «corta» ". A parte il titolo vagamente sensazionalistico (Sharon rispetterà le decisioni della Corte suprema israeliana, si tratta di una cronaca corretta ed esauriente. Ecco il pezzo: Una giornata colma di eventi: sul piano militare, con la rioccupazione da parte dell'esercito israeliano della zona settentrionale della Striscia di Gaza; nella lotta al terrorismo, con la morte di un palestinese al volante di una potente e sofisticata autobomba a nord di Tel Aviv e con la notizia del fallito attentato kamikaze giorni fa a un caffè di Gerusalemme; sul piano politico, da un canto con l'approvazione da parte del primo ministro israeliano Ariel Sharon di un tracciato ridotto della barriera di sicurezza, dall'altro con l'emergere di nuovi contrasti tra il presidente Arafat e il primo ministro Abu Ala che avrebbe ripresentato le dimissioni. Reparti di fanteria, del genio e blindati sono penetrati l'altra notte nella zona nord di Gaza dove avevano operato tra la fine di giugno e la prima metà di luglio sempre allo scopo di impedire o quanto meno allontanare i lanci di missili Kassam sul proprio territorio; stavolta hanno esteso il controllo del territorio da Beit Hanun fino al campo di Jabaliya. Ma a quanto pare invano, perché mentre nella mattinata di ieri i Kassam hanno raggiunto zone non abitate del Negev, nel pomeriggio e in serata hanno colpito ancora la cittadina di Sderot, danneggiando un'automobile; e obici di mortaio sono caduti nel Gush Kativ, la regione degli insediamenti di coloni; uno di essi ha danneggiato un'abitazione di Nevè Dekalim, la sua proprietaria è stata ricoverata in ospedale. L'esplosione dell'autobomba è avvenuta, sembra su telecomando, al passaggio di una pattuglia motorizzata delle Guardie di frontiera a Baka el-Sharkia, 50 chilometri a nord di Tel Aviv presso un posto di transito con la Cisgiordania; uno dei due palestinesi impegnati nell'azione, rivendicata dalle Brigate dei martiri di al-Aqsa (e che avrebbe dovuto svolgersi in Israele) è rimasto ucciso. L'attentato suicida a Gerusalemme, nel caffè Filter di via Azza, è fallito perché il giovane terrorista Morad Allam, di Betlemme, che in esso lavorava come cuoco, si è pent ito e ha consegnato ai servizi israeliani la cintura esplosiva; grazie alla sua confessione è stato arrestato il mandante, Fahdi Saha, esponente dei Tanzim di Betlemme. Nel rivelare questo retroscena, la polizia ha reso noto che sono 15 i progetti di attentati terroristici sventati nel mese di agosto. E intanto ha avvertito gli israeliani che intendono recarsi in Egitto, e in particolare nel Sinai per le prossime feste del capodanno ebraico, del rischio di attentati. A Gerusalemme il nuovo tracciato della barriera di sicurezza e di separazione con i Territori palestinesi è stato approvato da Sharon nel corso di una riunione con i capi militari, i servizi di sicurezza e il procuratore generale dello Stato. Ripetterà le raccomandazioni dell'Alta Corte di giustizia, passando vicino alla "Linea verde" ovvero la linea di armistizio del 1947, ma sono rimasti da definire ancora due tronconi, in particolare quelli del Gush Etsion (a sud di Betlemme) e a nord di Gerusalemme. Le dimissioni di Abu Ala sono di nuovo incombenti non solo per le resistenze di Arafat ad attuare le promesse riforme ma anche per divergenze insorte sulla partecipazione di una delegazione palestinese alla conferenza in programma il 23 settembre a New York dei Paesi donatori. Abu Ala ne vorrebbe il rinvio, Arafat ha già scelto coloro che dovrebbero rappresentarlo. I dissapori riguardano la sostituzione dei ministri della Giustizia e della Pianificazione che si sono dimessi il 7 agosto. A pagina 11 è ancora Motta a firmare l'articolo " Il Cremlino cerca aiuti strategici in Israele «E' unica la loro esperienza sul campo» ": L'intelligence e le tecniche israeliane nella lotta al terrorismo, patrimonio di un paese che ha saputo affrontare con determinazione e intelligenza, senza rinunciare alla libertà e alla democrazia, possono ora tornare utili alla comunità internazionale, nel momento in cui la minaccia del terrore è divenuta apertamente globale.
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