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Libero Rassegna Stampa
03.09.2004 Ritratto di Tariq Ramadam
intellettuale islamico "moderato" per il Corriere della Sera

Testata: Libero
Data: 03 settembre 2004
Pagina: 2
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «Ma il Corriere lo sa chi è Tariq Ramadan ?»
A pagina 2 di Libero di oggi, 03-09-04, Angelo Pezzana firma l'articolo "Ma il Corriere lo sa chi è Tariq Ramadam?", che di seguito riproduciamo.
Il Corriere della Sera dell' altro giorno l'ha fatto conoscere cosi' al lettore italiano, che forse non ne aveva mai sentito nemmeno il nome ''Tariq Ramadan, 41 anni, ginevrino, esperto di rapporti fra le religioni, ha tentato di gettare un ponte fra i musulmani ed il resto della società francese'' . Ottima presentazione, non c'e' dubbio, alla quale e'seguita una intervista estremamente compiacente, fino a definirla guidata. Peccato che la realta' sia un po 'diversa da come l'ha presentata il Corriere. Tariq Ramadan e' assurto alla cronache italiane perche' gli e' stato negato negato il visto d'ingresso negli USA, dopo che una universita' americana lo aveva invitato ad insegnare ai suoi studenti con un regolare contratto. La motivazione, che il Corriere definisce per '' presunti' legami con gruppi islamici radicali'', e' invece di altra natura. La legge americana proibisce l'ingresso a ''chi ha usato la propria posizione all'interno di ogni paese per promuovere e diffondere attivita' terroriste''. Ramadan avrebbe dovuto insegnare ''religione,conflitti e costruzione della pace'', professione che regolarmente svolge in Svizzera dove vive. Ma un conto e' la Svizzera,dove l'odore del denaro non ha mai rappresentato un problema, un altro e' l'America, dove l'11 settembre ha pur insegnato qualcosa. Il curriculum del signor Ramadan e' impressionante. Vediamolo, cosi' come lo ha ricostruito Daniel Pipes, direttore del Middle East Forum e uno dei piu' informati storici del mondo arabo.
1. Ramadan ha elogiato la politica brutale e razzista del Sudan, dopodiche e' stato definito pubblicamente in quel paese '' il futuro dell'Islam'' .
2. Nel 1966 gli e' stato impedito l'ingresso in Francia, con l'accusa di essere legato con il terrorismo algerino.
3. Sempre nel 1999 il giudice Garzon in Spagna lo ha accusato di avere regolari rapporti con Ahmed Brahim, un algerino legato ad Al Qaeda.
4.Nel 2001 a Parigi Djamel Beghal,accusato per avere organizzato l'attentato all'ambasciata americana a Parigi, dichiara al processo di essere stato legato a Ramadan.
5. Ha sempre negato che vi sia mai stata una ''prova certa'' contro bin Laden per l'attentato contro le Torri Gemelle.
6. Ha sempre minimizzato, se non addirittura sostenuto, le stragi di New York, Bali e Madrid.
7. A Ginevra Ramadan e' sospettato di avere organizzato un incontro, insieme al fratello Hani, con con il boss di Al Qaeda Ayman al Zawahiri e Omar Abdel Rahman, lo sceicco cieco oggi detenuto in un carcere in Minnesota.
8. Il suo nome appare nei registri delle banche messe sotto accusa per i finanziamenti a bin Laden, tra queste la Al Taqwa Bank indagata per aver organizzato i finanziamenti a bin Laden.
Se a questo elenco aggiungiamo il fatto che Ramadan e'diventato il portavoce dell'estremismo islamico in Francia dopo aver sostenuto che tutti i mezzi d'informazione, radio e Tv comprese, sono in mano agli ebrei, allora il suo ritratto diventa ancora piu' chiaro. Meno chiaro rimane il fatto che il Corriere ce lo rifili come un dotto e pacifico esperto di religioni, quando il suo curriculum ci rivela ben altro. Che vada ad ''insegnare'' in America sembra per ora un pericolo scongiurato. Ma il nostro non si abbatta troppo. Vogliamo scommettere che qualche nostro ateneo gli ha gia' fatto arrivare un consolatorio invito ? Lo scorso anno TIME Magazine aveva inserito Ramadan fra i 100 intellettuali piu' significativi a livello mondiale. Se le qualifiche per entravi sono quelle di Ramadan, un'occhiata agli altri 99 non guasterebbe.
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