Minimizzare la strage dei "collaborazionisti" perchè questa indulgenza verso i crimini palestinesi?
Testata: Internazionale Data: 14 luglio 2004 Pagina: 19 Autore: la redazione Titolo: «Varie da Israele - 09/07/04»
Dalla cronaca da Gerusalemme: Israele - Possibili attentati dell'estrema destra
Dopo la conferma da parte del governo israeliano del piano di ritiro dalla Striscia di Gaza, le autorità temono la possibile opposizione violenta dei coloni. Il 4 luglio Avi Dichter, il capo dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, ha denunciato il rischio di attentati dei gruppi di estrema destra. Si teme che possa ripetersi quanto accaduto nel 1995, quando il premier laburista Yitzhak Rabin fu ucciso da un israeliano contrario al processo di pace. Il governo israeliano ha invitato alla moderazione le autorità religiose che operano nei Territori. I coloni israeliani hanno deciso di presentare una petizione nazionale contro il ritiro e di organizzare una catena umana per unire Gerusalemme agli insediamenti di Gush Katif, nel sud della Striscia. All'inizio di giugno il primo ministro Sharon ha confermato di voler evacuare le 21 colonie della Striscia di Gaza, dove vivono circa 7.500 israeliani, e quattro insediamenti disabitati in Cisgiordania.
Violenze - Scontri a Nablus
Quattro membri delle Brigate dei martiri di al Aqsa hanno ucciso pubblicamente a Qabatiya, in Cisgiordania, un palestinese accusato di essere una spia al servizio di Israele. Quattro palestinesi e un soldato israeliano sono morti in uno scontro a Nablus, in Cisgiordania. I soldati israeliani hanno ucciso un presunto terrorista delle Brigate dei martiri di al Aqsa, ricercato da alcune settimane, nel campo profughi di Nablus. Curioso come Internazionale cerchi di minimizzare le barbare esecuzioni sommarie, eseguite in pubblica piazza, da parte dell'Anp verso chi, prendendo coscienza del terrorismo falciavite palestinese, collabora con Israele per evitare stragi e conseguenti, giustificate, reazioni militari, davvero curioso. La redazione questa volta ha scritto il termine terrorista, peccato che sia stato accompagnato dal termine "presunto". Politica - Governo Sharon a rischio
Il primo ministro israeliano Ariel Sharon, che ha perso la sua maggioranza parlamentare all'inizio di giugno, è scampato a sei mozioni di sfiducia presentate dal Partito laburista alla Knesset. I fatti di cronaca seguenti dimostreranno che il governo Sharon non è a rischio, grazie anche all'intesa con i laburisti di Shimon Peres.
Nucleare - El Baradei in Israele
In occasione di una visita in Israele, Mohamed el Baradei, direttore dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea), ha auspicato un Medio Oriente libero dalle armi nucleari. Il premier israeliano Ariel Sharon ha riaffermato la politica nucleare "ambigua" del paese, evitando di confermare o smentire la presenza di armi atomiche in Israele. Sharon ha poi espresso la sua preoccupazione per lo sviluppo del programma nucleare iraniano. "Ambigua"? Qui l'unica cosa di ambiguo è il modo di interpretare e di riportare le notizie della redazione di Internazionale. Forse De Mauro, vorrebbe che Israele smantellasse il suo arsenale atomico (che c'è sig. De Mauro, Israele ha le bombe atomiche fortunatamente), per rimanere in balìa di una massa di regimi arabi che non vedono l'ora di cancellare lo stato ebraico dalla faccia della terra. Per poi ovviamente indignarsi, manifestare e filosofeggiare. Carceri Sedata una rivolta La polizia penitenziaria israeliana ha sedato la rivolta dei detenuti palestinesi nella prigione di Gilboa, nel nord di Israele. Decine di detenuti sono rimasti feriti.
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