Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Al Qaeda minaccia l'Italia l'analisi di Magdi Allam
Testata: Corriere della Sera Data: 08 luglio 2004 Pagina: 13 Autore: Magdi Allam Titolo: «Osama ora « parla » italiano: su un sito minaccia di sangue»
Sul Corriere della Sera di oggi un articolo di Magdi Allam sulle minacce di Al Qaeda al nostro paese. Un piano preparato da qualcuno che con ogni probabilità ha soggiornato in Italia. Una circostanza che deve indurre a riflettere sulla globalizzazione e, come scrive Allam sulla "italianizzazione" del terrorismo. Ecco il pezzo: Ora Osama Bin Laden ci minaccia in italiano. Per la prima volta Al Qaeda ha diffuso su un proprio sito ( www. ansarnet. ws/ vb) un messaggio nella nostra lingua per annunciare l'imminenza di attentati terroristici contro l'Italia. « Per tutti coloro i quali parlano la lingua italiana » , vi si legge prima di e s o r d i r e : « S i c c o m e l'Italia è il Paese che ha maggiori possibilità di essere colpito dal Jihad di Al- Qaeda, e siccome la sua posizione geografica la rende il prossimo obiettivo e considerando la politica del suo presidente del consiglio che rende l'Italia un Paese odiato, abbiamo deciso di tradurre in lingua italiana l'ultimo discorso dello sceicco Osama Bin Laden. Preghiamo i fratelli di diffonderlo attraverso i forum italiani » . La traduzione è a firm a d i « A l - M u h i b Al- Sheikhein , il Tunisino » . Il discorso a cui si fa rifer i m e n t o è quello dello s c o r s o 1 5 aprile in cui Bin Laden offrì una tregua all'Europa in cambio del ritiro delle sue forze dall'Iraq e dall'Afghanistan. Il capo della più temibile rete del terrorismo islamico concesse tre mesi di tempo per accettare la tregua. L'offerta scadrà quindi il 15 luglio. Di qui il pressing sull' Italia chiaramente individuata come il bersaglio privilegiato da Al Qaeda dopo l'uscita di scena della Spagna. Già negli scorsi giorni un comunicato della Brigata Abu Hafs al Masri, emanazione di Al Qaeda, rammentò l'approssimarsi della fine del « periodo di grazia » concesso agli europei. Tuttavia non si tratta di una semplice traduzione del discorso di Bin Laden. Piuttosto è un adattamento di quel testo per trasformarlo in un messaggio ad hoc per l'Italia. Colpisce in particolare il fatto che nell'edizione originale in arabo il nome di Berlusconi non compare. Viceversa nel messaggio in italiano, diffuso nel nostro Paese dall’Adn Kronosinternational, il presidente del Consiglio viene citato due volte e, fatto singolare, in sostituzione del nome di Bush. Riportiamo letteralmente il passaggio che lo riguarda: « Il popolo intelligente non si lascia togliere la sua sicurezza, i suoi beni e figli per servire Berlusconi che serve a suo turno i suoi signori nella Casa Bianca se Berlusconi era sincero quando parlava di pace non avrebbe descritto l'assassino di Sbra e Chatila ( Sharon) come uomo di pace e non avrebbe mentito e avrebbe detto sinceramente: ' noi detestiamo la vostra libertà e vi uccidiamo con piacere'. La realtà e i fatti chi danno ragione e gli danno torto » . Ebbene la sostituzione del nome di Bush con quello di Berlusconi ha una doppia valenza sul piano politico e della sicurezza. In sostanza significa che per Al Qaeda l'Italia viene considerata un nemico al pari dell'America e che di conseguenza la minaccia che incombe su di noi è di « primo livello » . L'intera traduzione del messaggio, affidata al sedicente Al- Muhib Al- Sheikhein il tunisino, è scritta nell'italiano lacunoso di un francofono che parla bene la nostra lingua ma che non è in grado di scriverla allo stesso livello. Un italiano probabilmente imparato vivendo in Italia. La sua figura ricorda assai da v i c i n o quella del sedicente Abu Yussef, il carceriere degli ostaggi italiani in Iraq che parlava correttamente il francese e l'italiano e a cui Fabrizio Quattrocchi, un attimo prima della sua barbara esecuzione, avrebbe inutilmente chiesto di potersi togliere il cappuccio dalla testa per far vedere « come muore un italiano » . Singolare è anche il fatto che il sito utilizzato per la diffusione del messaggio di Bin Laden in italiano sia lo stesso che, pochi giorni prima della liberazione dei nostri conn a z i o n a l i Agliana, Cupertino e Stefio, ne aveva annunciato l'esecuzione. Troppe coincidenze che aggiungono nuovi tasselli utili a far luce su una rete e una trama del terrorismo islamico sempre più globalizzato e, per quanto ci riguarda, sempre più italianizzato. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.