Quando impareranno la parola "terroristi" ? una redazione che abusa degli eufemismi
Testata: Internazionale Data: 28 giugno 2004 Pagina: 19 Autore: la redazione Titolo: «Varie da Israele - 25/06/04»
A pag.19, dalla cronaca da Gerusalemme
Politica Polemiche sul ruolo dell'Egitto a Gaza
Il primo ministro israeliano Ariel Sharon, sostenuto dall'opposizione laburista, sta mettendo a punto i dettagli del ritiro dalla Striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha avviato un programma di addestramento specifico per i soldati che dovranno evacuare le colonie della zona. Sharon vuole coinvolgere l'Egitto nella gestione del territorio dopo il ritiro israeliano, per evitare il rischio di attentati. Il primo ministro palestinese Abu Ala ha incontrato al Cairo il presidente egiziano Hosni Mubarak per discutere della questione. Dieci movimenti radicali palestinesi, tra cui Hamas e la Jihad islamica, hanno però deciso di opporsi al coinvolgimento dell'Egitto e della Giordania. Un loro comunicato denuncia "la sfiducia della comunità internazionale e del mondo arabo verso il popolo palestinese". Nel frattempo, anche la Francia si è detta disponibile a partecipare a una missione internazionale nella Striscia di Gaza. La redazione di Internazionale continua a fare acrobazie lessicali, pur di non chiamare con il loro nome (terroristi), i cosiddetti "movimenti radicali palestinesi". Su Sig. De Mauro, si sforzi, non è difficile, vedrà che riuscirà ad imparare il termine che proprio non le piace. Ripeta con noi: t e r r o r i s t i, t e r r o r i s t i. Lo ripeta più volte al giorno, vedrà che riuscirà a scriverlo, o a farlo scrivere, su, un pò di buona volontà! Ma il meglio di sè, De Mauro, o chi per lui nella redazione, lo esprime commentando una foto pubblicata a pag.19. La foto ritrae un corteo di palestinesi coperti da passamontagna neri, con la bandana da martire in testa, il mitra in mano rivolto verso il cielo ed un giubbetto porta-munizioni. Questi secondo voi chi sarebbero se non terroristi pronti a colpire? ogni persona di buon senso darebbe loro questa definizione, tutti direbbero questo. Tutti; tranne quelli accecati dalla propaganda anti-israeliana, come quelli di Internazionale. Leggete la didascalia dei De Mauro's boys: "Militanti delle Brigate dei martiri di al-Aqsa nel campo profughi di Bureij, nella striscia di Gaza". Capito? Violenze. Uccisi tre palestinesi
L'esercito israeliano ha ucciso due militanti palestinesi a Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, e uno a Nablus, in Cisgiordania. Un lavoratore tailandese è stato ucciso da un commando palestinese nella colonia israeliana di Kfar Darom, nella Striscia di Gaza. L'aviazione israeliana ha bombardato un avamposto dell'Hezbollah nel sud del Libano . Tre deputati britannici hanno accusato l'esercito israeliano di avergli sparato durante una visita a Gaza.
Militanti, commando, non c'è limite alla fantasia (e alla vergogna). Facile per Internazionale riportare accuse non provate, sparate a vanvera (come quella dei deputati britannici), tanto "che ce frega, l'importante è infangà Israele e Sharon. Scriviamo, scriviamo, che 'a ggente ce crede". Rifugiati. Le garanzie di Arafat
In un'intervista al quotidiano israeliano Ha'aretz, il presidente palestinese Yasser Arafat ha dichiarato che un futuro accordo di pace tra israeliani e palestinesi deve garantire il carattere ebraico di Israele. Arafat ha lasciato intendere che non tutti i rifugiati palestinesi partiti o cacciati da Israele nel 1948 potranno tornare nel paese.
Colonie Proteste palestinesi
Centinaia di palestinesi hanno protestato contro i lavori annunciati da Israele per includere la colonia di Ariel, in Cisgiordania, entro i confini del muro di separazione. Secondo i palestinesi, Israele vuole appropriarsi di una porzione dei Territori.
Il muro di separazione è quello che impedisce al Sig. De Mauro di togliersi per un attimo la kefiah e di vedere con imparzialità quello che succede in Medio Oriente. Quello in costruzione in Israele è una barriera di sicurezza anti bombe umane. La redazione di Internazionale continua a non pubblicare testimonianze che provano come siano diminuiti gli attentati; nessuno può prevedere il futuro, ma il dato oggettivo è che, grazie alla barriera, fino ad ora i crimini suicidi sono diminuiti. Antisemitismo. La denuncia di Annan
In occasione della prima conferenza delle Nazioni Unite sull'antisemitismo, Kofi Annan ha lanciato l'allarme sulla crescita dell'odio contro gli ebrei nel mondo. Non sarà il caso di adottare una risoluzione a riguardo?
A pag.22 è pubblicato un lungo articolo, tratto dal settimanale americano New Yorker, riguardo la possibile collaborazione tra curdi irakeni, siriani, iraniani e uomini dell'intelligence israeliana; questo per avere occhi ed orecchie in paesi dichiaratamente ostili verso Gerusalemme. Un articolo interessante (anche se con una ipotesi smentita dai diretti interessati), se non altro per l'autorevolezza di chi lo ha scritto: Seymour Hersh. E' meritevole di attenzione a questo proposito, una frase riportata nel pezzo, attribuita ad un funzionario tedesco, riguardo ad un futuro, ipotetico, Kurdistan indipendente: "Si creerebbe un nuovo Israele, cioè uno "stato parìa", in mezzo a paesi ostili" Avete capito? Per l'intelligence tedesca, Israele è uno "stato parìa", quasi una sorta di cancro da estirpare. Frase inquietante; letteralmente da brividi visto che arriva dalla Germania. Invitiamo i nostri lettori di Informazione Corretta a scrivere il loro parere alla direzione di Internazionale. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail già pronta per essere compilata e spedita.