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Internazionale Rassegna Stampa
23.06.2004 Malanimo (sempre che ci sia l'anima) verso Israele
eufemismi di cortesia per i terroristi palestinesi

Testata: Internazionale
Data: 23 giugno 2004
Pagina: 11
Autore: la redazione
Titolo: «Varie da Israele - 18/06/04»
A pag.11 è pubblicato un editoriale tratto da Ha'aretz, dal titolo:
Sharon tra Gaza e Cisgiordania
Come al solito Internazionale seleziona in modo chirurgico solo ed esclusivamente gli editoriali critici nei confronti del governo Sharon, scartando per principio tutti gli altri, anche dallo stesso Ha'aretz.

A pag. 19, dalla cronaca da Gerusalemme:

Politica - Sharon prosciolto, via libera ai laburisti

Il 15 giugno il procuratore generale di Israele Menachem Mazuz ha deciso di
non incriminare per corruzione il primo ministro Ariel Sharon e suo figlio
Gilad, coinvolti in uno scandalo che vede protagonista l'uomo d'affari
israeliano David Appel. Mazuz ha stabilito che le prove a carico di Sharon
sono insufficienti. Dopo l'adozione del suo piano di ritiro unilaterale da
Gaza, la scorsa settimana, il premier israeliano non dispone più della
maggioranza in parlamento. Gli estremisti ortodossi hanno ritirato il loro
sostegno e Sharon conta di far entrare i laburisti nell'esecutivo. Una delle
condizioni poste dal Partito laburista per far parte del governo era che
Sharon fosse prosciolto da tutte le accuse di corruzione. Il premier deve
ancora affrontare il processo per un suo presunto coinvolgimento in uno
scandalo di finanziamenti illeciti alla campagna elettorale del 1999 che lo
portò alla guida del Likud.
Se il procuratore ha prosciolto Sharon, allora non si capisce per quale motivo Internazionale debba usare il termine "scandalo".
Se Sharon e suo figlio sono stati prosciolti, evidentemente non hanno avuto a che fare con nessuno scandalo.
L'unico scandalo che ci pare esista, è il trattamento che i De Mauro's boys riservano ad Israele; questo sì è un vero scandalo.

Cronaca - Matrimonio in carcere

L'esercito israeliano ha arrestato i 300 invitati palestinesi a un
matrimonio che si svolgeva a Ramallah, in Cisgiordania, per verificarne
l'identità. Lo sposo, Ramzi Braach, 22 anni, considerato un simpatizzante di
Hamas, ha passato la prima notte di nozze in carcere . Il 13 giugno
l'esercito israeliano ha tentato invano di uccidere Zakaria Zubeidi, capo
delle Brigate dei martiri di al Aqsa a Jenin. L'uomo è sfuggito a un raid
mirato dei militari. Il 14 giugno elicotteri israeliani hanno colpito l'auto
su cui viaggiavano due palestinesi a Nablus, uccidendoli. Una delle vittime
era il leader locale delle Brigate. Il 16 giugno un noto attivista
palestinese delle Brigate è stato ucciso dai membri di un'unità speciale
israeliana in un ristorante nel nord della Cisgiordania. Altri sette
palestinesi che si trovavano nel locale sono stati arrestati.
Avete notato?
De Mauro e company fanno di tutto per non scrivere e definire per quello che sono questi palestinesi: terroristi.
Invece è tutto un fiorire di termini alternativi: simpatizzante, capo, uomo, vittime, leader, attivista, ecc...
Una domanda: ma chi scrive la cronaca da Gerusalemme, non si vergogna mai?
E De Mauro? Nemmeno?
Beati loro!

Israele - La colonia di Ariel

Il governo israeliano ha intrapreso i lavori per includere la colonia
ebraica di Ariel, che si trova in Cisgiordania, all'interno del muro di
separazione costruito per separare Israele dai Territori palestinesi. Un
portavoce della difesa israeliana sostiene che "l'inclusione è stata decisa
d'accordo con gli Stati Uniti" e che "la costruzione del muro deve tenere
conto delle realtà urbane sul territorio". Secondo il quotidiano israeliano
Ha'aretz, i lavori per inglobare in Israele gli insediamenti di Emmanuel e
Kedumim, alla periferia di Ariel, si concluderanno entro il 2005.
Purtroppo i giornalisti con la kefiah di Internazionale non hanno ancora capito che quello in costruzione non è un "muro di separazione" concepito "per separare Israele dai territori palestinesi", bensì una barriera di sicurezza anti bombe umane palestinesi.
Giovanni De Mauro l'avrebbe capito se avesse pubblicato qualche articolo che testimonia il drastico calo di attentati e allarmi in Israele, ma la sua faziosità e l'antipatia (per non dire altro), che nutre verso Israele glielo impedisce.

A pag.52 è pubblicato un articolo tratto dal settimanale americano The New Repubblic dal titolo: "La religione di Hollywood"

E' un articolo che avrebbe dovuto parlare della Kabbalah, l'essenza, la mistica della religione ebraica; invece viene banalizzata, presentata e ridotta quasi a fenomeno da circo per le usanze di qualcuno dal forte impatto comunicativo e carismatico.
E' come se, per presentare uno degli aspetti importanti della religione cattolica, la vita contemplativa, si pubblicasse, per trattarla, un articolo che racconti le gesta di qualche santone dai riti quantomeno bislacchi, e non la vita monacale.
Sarebbe il caso (se per De Mauro non è troppo disturbo togliersi la kefiah per un momento), di pubblicare un articolo che tratti della Kabbalah seriamente, per dare una idea corretta ai propri lettori, del significato di questo aspetto mistico della religione ebraica.
Ma ne dubitiamo fortemente che questo avvenga, a De Mauro basta infangare Israele pubblicando articoli da osteria, dopo di che, è tutto contento.

Invitiamo i nostri lettori di Informazione Corretta a scrivere il loro parere alla direzione di Internazionale. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail già pronta per essere compilata e spedita.




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