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La Stampa Rassegna Stampa
15.05.2004 La linea dura di Israele
per sconfiggere i terroristi non c'è altra via

Testata: La Stampa
Data: 15 maggio 2004
Pagina: 26
Autore: Ehud Gol
Titolo: «Non criticate la nostra linea dura»
Ehud Gol, ambasciatore d'Israele in Italia, spiega la linea dura del suo paese contro il terrorismo.
QUESTA settimana si sono consumati due atti crudeli che sconvolgono e turbano qualsiasi essere umano. Il primo è stata la decapitazione, filmata e trasmessa via internet, di un ostaggio americano in Iraq, dopo la sua esposizione e la proclamazione dei suoi «capi d'imputazione». Il secondo caso è stato quello di una folla scatenata e infervorata che ostentava brandelli dei corpi di alcuni soldati israeliani e li esibiva con grida di esultanza e di vittoria. Persino la testa di uno dei militari, recisasi al momento dell'esplosione del carro armato in cui viaggiavano i commilitoni, è servita al gruppo dei festeggianti. Al culmine della loro meschinità cercano, adesso, di fare dei resti dei corpi merce di scambio, approfittando dello stato emotivo dei familiari dei militari uccisi.
Il mondo in cui viviamo, saturo di cinismo e ipocrisia, si è ormai assuefatto da tempo a fenomeni anomali atti raccapriccianti come questi. Ma sembra non esservi limite alla barbarie impressionante di quegli stessi individui che pretendono di parlare in nome di gente discriminata e privata dei propri diritti. Il terrorismo internazionale ha colpito, negli ultimi anni, in varie forme e in modi differenti. Ma purtroppo, negli ultimi tempi, siamo costretti a subire ripetutamente atti di una brutalità bestiale. Così è stato una settimana fa, quando una madre e le sue quattro figlie sono state massacrate da un gruppo di assassini. La madre, agli ultimi mesi di gravidanza, e le quattro figlie, di età compresa tra i due e i dodici anni, erano state colpite dal fuoco sparato in un primo attacco dagli assassini, nella Striscia di Gaza, ma questi ultimi si sono premurati di accertarsi, sparando a bruciapelo, della loro morte definitiva.
È possibile concepire una tale atrocità? È un atto accettabile per un essere umano? Dov'è il confine tra comportamento inumano e animalesco e comportamento umano?
Numerosi giornalisti, opinionisti e politici di molti paesi occidentali tendono a criticare la linea dura adottata da Israele nella guerra ai terroristi. Si sente ripetere continuamente la tesi secondo cui l'intransigenza contro il terrorismo, assieme alla povertà e alla miseria, non fa altro che alimentarlo ulteriormente. A mio parere queste affermazioni non hanno alcun tipo di fondamento. Bin Laden e coloro che hanno portato a termine gli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono provengono forse da famiglie povere? O forse la linea adottata contro di loro è crudele e intransigente? Il terrorismo nasce, cresce e si nutre dell'incitamento fondamentalista privo di qualsiasi freno che fa leva sugli istinti più animaleschi del genere umano. Da questo punto in poi non abbiamo più a che fare con esseri umani, ma con delle bestie. Persino gli animali, a volte, mostrano sentimenti di compassione. Ma questo non lo abbiamo visto nell'orrore degli ultimi giorni.

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