Umorismo comunista a giustificazione dell'ingiustificabile
Testata: Il Manifesto Data: 13 maggio 2004 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Nessuno»
Sulla prima pagina de Il Manifesto di oggi, giovedì 13 maggio 2004, l'anonimo corsivista Jena fa sfoggio del suo peculiare senso dell'umorismo: Un torturato iracheno intervistato ieri dal Tg3 ha accusato un militare americano (nome, cognome e matricola) di aver anche violentato due donne e un bambino. Quando quel bambino si farà esplodere su un autobus, nessuno si ricorderà del militare americano. (jena)
Vorremmo ricordare a Jena che un bambino stuprato diventa spesso uno stupratore – non un terrorista; ma certo lui ha altre informazioni, secondo cui, se qualcuno tortura un arabo, quel qualcuno è ebreo. E se qualcuno è israeliano, ci sono buone ragioni per ammazzarlo: quante volte Jena, che scrive su un quotidiano comunista, è stato in Israele, l’unico Paese al mondo in cui esistono partiti comunisti arabi? Domanda retorica, lo sappiamo. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione del Manifesto. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.