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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Foglio Rassegna Stampa
12.05.2004 Parole esemplari sulle responsabilità dei media
un plauso a Giuliano Ferrara e al suo giornale

Testata: Il Foglio
Data: 12 maggio 2004
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «I resti umani dei media»
Esemplare l'editoriale del Foglio di oggi sulle reponsabilità dei media. Un plauso al giornale e al suo direttore Giuliano Ferrara.
Umiliare e vilipendere il cadavere del nemico ucciso, impedirne una onorata sepoltura, è dai tempi di Sofocle e della sua Antigone un tabù, come quello della tortura e di altre forme radicalmente inaccettabili di violenza materiale e simbolica. Vedremo domani le fotografie dei resti dei soldati israeliani che difendono il loro paese dai terroristi suicidi e dalle loro organizzazioni finanziate dall’Unione europea, resti branditi come trofei ed emblemi di ricatto, oggetti della richiesta di scambio rivolta all’esercito dai terroristi di Hamas e dai loro fiancheggiatori? Intanto ieri il Tg5 ha pietosamente nascosto le immagini del civile americano decapitato da al Qaida. I media occidentali e quelli italiani, in questo insuperabili per gaglioffaggine, sono molto sensibili alla violazione dei tabù, e fanno bene ad esserlo quando bisogna dare la notizia. Ma sono anche morbosi, vogliono trasformare la notizia in biada per cavalli focosi e dare sempre più biada ai lettori e ai telespettatori, amano il romanzo pornografico per guardoni globali, amano scriverlo e cesellarlo e impaginarlo tutti i giorni, tutti i giorni la stessa foto, si vede chiaramente che la rappresentazione della realtà, quando legittima il senso di colpa occidentale e l’uso politico-mediatico che se ne intenda fare, non è una tantum, si vede che vale solo se è seriale, ripetuta ossessivamente. E’ da rigettare, sempre e sistematicamente, l’inclinazione a non si dica giustificare, ma anche solo a spiegare il "nostro" male con il "loro" male. Tuttavia la responsabilità dei media non è al di sopra di ogni sospetto. Il decrittaggio della parzialità mediatica comincia dove gli effetti del terrorismo vengono nascosti, e non sempre pietosamente, come avvenne per i corpi lanciati nel vuoto dalle Twin Towers, che scomparvero rapidamente dagli schermi televisivi e dalle prime pagine dei giornali. Coloro che hanno pianto lacrime amare, comprensibilmente, per gli effetti traumatici e di umiliazione nazionale e morale del mondo arabo provocati dalle orrende immagini di musulmani nudi tenuti al laccio da una donna bianca, provino a pensare con tutta la commozione possibile anche gli effetti sull’opinione israeliana dell’esibizione da parte di Hamas di arti e teste maciullate, a scopo di ricatto. I media sono umani, i resti anche.
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