I Protocolli di Sion sono sempre d'attualità vanno forte anche in Arabia saudita
Testata: La Stampa Data: 05 maggio 2004 Pagina: 8 Autore: la redazione Titolo: «Dietro lattentato a Yanbu un movimento di dissidenti islamici in esilio legati a Israele»
Finalmente sappiamo che dietro agli attentati in Arabaia Saudita c'è Israele. Ci pensa a farcelo sapere il quotidiano torinese prendendo per buona una bufala di enormi proporzioni. Ma, si sa, certe bufale al capo servizi esteri della Stampa piacciono non poco. Ecco l'articolo-bufala: Secondo l'Arabia Saudita, nell'attentato del primo maggio a Yanbu in cui sono morti cinque occidentali è implicato un movimento di dissidenti esuli islamici che, secondo Riad, avrebbe legami con Israele. «Colui che ha guidato l'ultimo attacco a Yanbu - ha dichiarato il ministro degli Esteri, principe Saud Al-Feysal, da Gedda - ha legami con i rinnegati Al-Faqih e Al-Massaari», i quali, secondo il ministro, «non hanno alcun peso e sono conosciuti per avere contatti, e anche una forma di finanziamento, da partiti legati a Israele. Il ministero degli Interni saudita aveva indicato in Mustafa Abdel Kader Al-Ansari, esule dal 1994, uno dei quattro responsabili dell'attentato di sabato. E affermava che costui è legato a Al-Faqih e Al-Massaari nellambito del movimento islamico di oppositori sauditi in esilio fondato nel 1993 e diretto da Al-Faqih a Londra.
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