Israele ricorda la Shoah e al quotidiano comunista pensano che l'antisemitismo sia una invenzione di Israele
Testata: Il Manifesto Data: 21 aprile 2004 Pagina: 6 Autore: un giornalista Titolo: «Israele ricorda la Shoà»
Il 20 Aprile 2004, giorno della Shoah, Il Manifesto dedica all’argomento un trafiletto a pagina 6
Israele ricorda la Shoà Il silenzio è caduto su Israele nella `Giornata della Memoria':
La Giornata della Memoria è una ricorrenza recentemente istituita in Europa. In Israele si ricorda il Giorno della Shoah. tutto il paese alle 10:00 in punto, al suono delle sirene, si è fermato ieri due minuti per ricordare le vittime dell'olocausto. Gli automobilisti si sono fermati e sono scesi dalle loro auto e tutte le attività sono state sospese. Il premier Ariel Sharon ha preso parte al memoriale dell'olocausto,
Olocausto è un termine sbagliato, in ebraico si dice Shoah. Il Manifesto, linguisticamente così rigoroso, dovrebbe saperlo. lo Yad Vashem di Gerusalemme, a una cerimonia di commemorazione per i sei milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento nazisti. Vi era già stato l'altroieri sera e da qui aveva pronunciato un monito. Riprendendo l'abituale pretesto con cui viene respinta ogni critica allo stato ebraico, La lotta all’antisemitismo sarebbe solo "l’abituale pretesto" per mettere a tacere le "critiche allo stato ebraico" . Questa immondizia, patrimonio dei nazi-fascisti, è identica anche su un "quotidiano comunista". Sharon ha fatto riferimento a presunte ondate di antisemitismo nel mondo. "presunte"? La Fiera del libro tenitasi a Il Cairo nel gennaio 2004 ha registrato un aumento delle edizioni dei Protocolli degli Anziani di Sion; un gruppo palestinese progetta un attentato al memoriale della Shoah di Budapest, i quotidiani greci pubblicano vignette in cui si ccusano i "giudei" di compiere omicidi rituali e il Manifesto ci spiega che tutto questo è "presunto"? «Lo stato di Israele non dimentica. Sa che cosa ha generato in passato l'odio per Israele. E' consapevole dell'odio che lo circonda e sa come affrontarlo». Stesso tono nelle dichiarazioni del presidente israeliano Moshe Katsav: «E' mai possibile che la memoria dell'Olocausto soffochi l' antisemitismo solo per pochi decenni: appena 60 anni dopo il terribile Olocausto ci troviamo davanti a un risveglio dell' antisemitismo in Europa», ha detto Katsav. «Dopo la guerra - ha aggiunto - pensavamo che l'umanità non avrebbe più permesso all'antisemitismo di rialzare la testa e che non ci sarebbe più stato bisogno di combatterlo. Ma siamo stati abbandonati». Triste verità. Che dovrebbe far riflettere il quotidiano romano comunista. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione del Manifesto. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.