Cronaca abbastanza obiettiva la strada è ancora lunga, ma è quella buona
Testata: Internazionale Data: 07 aprile 2004 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Varie da Israele - 02/04/04»
A pag. 21, dalla cronaca da Gerusalemme:
Bambini palestinesi vittime e kamikaze
Il 27 marzo un bambino palestinese di sei anni è stato ucciso mentre giocava in casa sua nel campo profughi di Balata, a Nablus, nel nord della Cisgiordania. Secondo i palestinesi che si trovavano davanti all'abitazione il bambino è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco israeliano. I militari israeliani sostengono invece che la vittima è stata raggiunta da uno sparo palestinese. Dall'inizio dell'intifada 600 bambini palestinesi sono morti nelle violenze. * Il 25 marzo l'esercito israeliano ha fermato un palestinese di 14 anni al posto di blocco di Hawara, vicino a Nablus. Il ragazzo indossava una cintura esplosiva ed era pronto a farsi saltare in aria. Questo prova come sia usanza per i terroristi palestinesi, mandare al macello i propri bambini, per poi poter dare la colpa, davanti ai media internazionali, agli israeliani.
Riunione del Likud
I membri del Likud, il partito di destra del primo ministro israeliano Ariel Sharon, hanno votato a favore di un referendum interno sul piano di separazione dai palestinesi varato unilateralmente dal premier. Il piano prevede lo smantellamento di tutte le colonie ebraiche nella Striscia di Gaza e di alcuni insediamenti in Cisgiordania. Il referendum si svolgerà dopo il ritorno di Sharon dagli Stati Uniti dove, il 14 aprile, dovrebbe incontrare il presidente George W. Bush. Durante un incontro pubblico all'università di Gaza il nuovo leader di Hamas Abdelaziz al Rantissi ha dichiarato che il presidente Bush è "nemico di Dio, dell'islam e di tutti i musulmani". Parlando davanti a cinquemila simpatizzanti del movimento radicale, Rantissi ha nuovamente minacciato "una risposta eccezionale" all'omicidio dello sceicco Yassin.
Veto Usa all'Onu Il 25 marzo il governo statunitense ha posto il suo veto alla risoluzione delle Nazioni Unite che condannava il raid mirato contro lo sceicco palestinese Ahmed Yassin, fondatore e leader di Hamas. Il governo israeliano si è detto soddisfatto della decisione americana. Il testo era stato proposto al Consiglio di sicurezza dall'Algeria a nome del popolo palestinese: undici paesi membri del Consiglio, tra cui Francia, Spagna, Russia e Cina, hanno votato a favore della risoluzione. Gran Bretagna, Germania e Romania si sono astenuti. L'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, John Negroponte, ha giustificato la decisione del suo governo dichiarando che il testo della risoluzione era "troppo squilibrato" a favore dei palestinesi e taceva "le atrocità commesse dai terroristi di Hamas contro Israele". Solita manfrina dell'Onu infestato da dittature e regimi, solerte nel condannare Israele quando si difende, totalmente assente quando le bombe umane dei fascisti islamici devastano Gerusalemme.
Cronaca, quella di Internazionale, abbastanza obiettiva quella di questa settimana. Continuiamo però a rimproverare a De Mauro per la totale assenza delle notizie riguardanti l'ammanco di fondi dalle casse dell'Anp. A questo proposito è interessante la seguente notizia: Da un primo esame dei libri paga delle Forze di Sicurezza Nazionale, una delle principale "polizie" dell'Autorita' Palestinese guidata da Haj Ismail Jabber, emerge che 7.000 stipendi fittizi (da 300-400 dollari l'uno) finivano ogni mese nelle tasche del comandante, per un totale di circa 2 milioni di dollari. E' da almeno otto mesi che i paesi donatori, tra cui la UE, chiedono che l'Autorita' Palestinese ponga fine alla pratica di consegnare ai comandanti delle varie milizie il contante per il pagamento degli stipendi dei loro sottoposti. Fino a pochi giorni fa Haj Ismail, sostenuto da Yasser Arafat, si era opposto alla richiesta di consegnare al ministro delle finanze Salam Fayyad le liste degli uomini sul suo libro paga. Solo ora il Tesoro palestinese ha scoperto di aver versato a Haj Ismail 37.000 stipendi a fronte di una lista di soli 30.000 agenti. Queste indagini non sono meritevoli di attenzioni?
Avrebbero dovuto trovare spazio, secondo noi, anche le notizie riguardanti i primi sgomberi di avamposti ebraici ordinati da Sharon, preludio per il disimpegno da Gaza. Questo visto che Internazionale ha sempre fatto passare Sharon come colui che non avrebbe mai e poi mai toccato una pietra in Cisgiordania e a Gaza. Invitiamo i nostri lettori di Informazione Corretta a scrivere il loro parere alla redazione di Internazionale. Cliccando sul link sottostante si aprirà un'e-mail già pronta per essere compilata e spedita.