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Il Foglio Rassegna Stampa
18.03.2004 Dopo l'incontro di Frattini a Gerusalemme
Italia e Israele insieme contro il terrorismo e l'antisemitismo

Testata: Il Foglio
Data: 18 marzo 2004
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: «Per Israele l'Italia è l'alleato giusto per dialogare con arabi e Ue»
Sul Foglio di oggi un servizio sui risultati del viaggio del ministro Frattini a Gerusalemme. Corretto ed esauriente, questo giornale si rivela una miniera d'oro per chi vuole capire, lontano dalla propaganda, cosa succede in Medio Oriente.
Gerusalemme. Israele e Italia cominceranno in breve tempo a sviluppare un"meccanismo di collaborazione" che servirà, attraverso l’impegno dei due paesi, a lottare contro il terrorismo e ad avanzare proposte nel lungo e difficile cammino verso la pace. E’ questo il maggior risultato della visita del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, rientrato ieri sera a Roma dopo una missione di un giorno in Israele. Frattini ha incontrato a Gerusalemme il premier Ariel Sharon, il presidente Moshe Katzav, e il collega Silvan Shalom. Il capo della diplomazia italiana ha garantito a Israele che il governo di Roma si impegnerà ulteriormente a spiegare le ragioni e i bisogni dello Stato ebraico in materia di sicurezza al mondo arabo e ai paesi dell’Unione europea. Israele ha promesso all’Italia di renderla partecipe delle proprie scelte politiche, compreso il ritiro da Gaza. Il "dialogo strategico" fra i due paesi dovrebbe essere attuato in breve tempo. Il ministro degli Esteri Frattini ha confermato al termine del suo incontro con il premier Sharon che una delegazione composta da Shalom Tugeman, consigliere diplomatico del primo ministro israeliano e del suo capo di gabinetto, Dov Weisglass, arriverà prossimamente a Roma per illustrare nei dettagli il piano israeliano per il ritiro da Gaza. Fonti nella Farnesina hanno spiegato che "appena dopo la presentazione che la delegazione israeliana farà a Washington, i due arriveranno a Roma". Gerusalemme è convinta che l’alleanza con l’Italia sia determinante per sostenere la sicurezza di Israele: si è aperto un canale di fiducia, che dovrebbe trasformarsi, dopo le dichiarazioni di amicizia di questi giorni, in una collaborazione concreta. Il ministro Shalom non ha nascosto l’esigenza israeliana di cercare un mezzo per arrivare al
dialogo con i paesi arabi moderati. "L’Italia è necessaria per noi esattamente come è necessaria ai paesi arabi per avanzare proposte di pace e di dialogo fra le parti". Shalom ha ringraziato Frattini per la volontà italiana di svolgere questa missione e ha annunciato che Israele sosterrà la candidatura dell’Italia a membro non permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, per il periodo 2007-2009. Sharon ha ribadito anche la posizione israeliana rispetto all’Iran, che ha chiamato "Stato canaglia". Frattini ha ammesso che l’Italia ha un "dialogo critico" con Teheran, e che il governo è rimasto deluso dall’atteggiamento del paese nella questione delle ispezioni atomiche.
Sharon ha anche chiesto a Frattini di sostenere presso l’Ue l’inserimento di Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche, come avvenuto con Hamas. Il ministro si è detto d’accordo con Sharon, ma ha spiegato che questa posizione è minoritaria in Europa. La visita di Frattini non si è concentrata soltanto sull’aspetto politico del Medio Oriente. Al ministero degli Affari esteri di Gerusalemme hanno espresso soddisfazione per il fatto che "visto che i due paesi hanno molti punti in comune, si è potuto utilizzare l’incontro anche per trattare altri argomenti". I due ministri hanno firmato un accordo di collaborazione culturale, e hanno discusso il problema dell’antisemitismo in Europa. Frattini ha parlato della presidenza italiana della task force per l’Olocausto, che il paese guida quest’anno, e della preparazione del seminario sull’antisimetismo che si terrà a Roma a giugno. Ha anche ricordato l’impegno italiano per favorire l’entrata di Israele nell’Ue e ha ribadito la posizione favorevole di Silvio Berlusconi.
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