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La Nuova Ecologia Rassegna Stampa
09.03.2004 I terroristi suicidi sono l'effetto, non la causa
è la convinzione del mensile di Legambiente

Testata: La Nuova Ecologia
Data: 09 marzo 2004
Pagina: 79
Autore: Fabrizio Giovenale
Titolo: «La forza dei deboli»
Continua anche sul numero di marzo la propaganda ideologizzata de La nuova Ecologia.

Questa volta a pag. 79 nella rubrica "Giovenalia" Fabrizio Giovenale, con un articolo dal titolo "La forza dei deboli", dimostra quanto sia semplice stravolgere il rapporto causa-effetto:

(...)E' stato Pietro Ingrao a ricordarci che pacifismo è anche lotta contro l'illusione di poterci "chiamare fuori", è assunzione di responsabilità, è denunciare uno a uno i "signori della violenza" e additarli all'esecrazione mondiale, è battersi per il disarmo, per il trasferimento dei fondi da spese militari a obiettivi sociali. D'altra parte però assistiamo al crescendo di infamie e di reazioni infami alle infamie (dalle bombe di Bush agli attentati di Al-Quaeda, dagli eccidi di Sharon alle disperate risposte di kamikaze palestinesi e "resistenti iracheni" sulle quali moraleggiare non serve, che fanno apparire addirittura puerile parlare di non-violenza...
A questo punto direi che c'è almeno una distinzione da fare.
Ha scritto Lidia Menapace dell'Iraq:"Preferisco boiottaggi e sabotaggi, pozzi incendiati e binari fatti saltare più che attentati alle persone e mine lungo le strade." Crudezza dei termini a parte, qui è enunciato un principio: altro è la violenza contro le persone, altro quella contro le cose. E l'imperativo morale pacifista riguarda le prime, non necessariamente le seconde. Il che tira in ballo la disobbedienza non-violenta di Gandhi, i gommoni di Greenpeace interposti fra arpioni e balene, le occupazioni di terre in Brasile... Come dire: non-violenza non può significare il rispetto di tutte le leggi anche là dove sono i prepotenti e i violenti a farle e imporle. (...)
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