Due lettere al quotidiano comunista qualcuno dissente
Testata: Il Manifesto Data: 04 marzo 2004 Pagina: 18 Autore: la redazione Titolo: «Due lettere alla redazione»
Riportiamo dal Manifesto due lettere indirizzate alla redazione, pubblicate ieri, 3 marzo '04, a pagina 18: 1) Le mezze verità
Caro Manifesto, c'è ancora qualche comunista, come me, che non riesce a definirsi filopalestinese a senso unico e proprio per questo trovo irritante l'editoriale di Rossana Rossanda «Chi minaccia la pace?» del 25 febbraio, tanto quanto l'articolo di Repubblica che la stessa Rossanda critica. Perché continuo a leggere solo delle mezze verità? Se è vero che gli estremisti esistono da entrambe le parti, se è vero che il Muro si estende in alcuni tratti anche al di là della «linea verde», se è vero che la politica di Sharon può dare adito a numerose perplessità, ci sono altrettante questioni che vengono taciute o del tutto dimenticate. A partire dal 1947 Israele accettò il parere dell'Onu relativo alla creazione di due stati, l'uno israeliano e l'altro palestinese. Furono gli stati arabi a opporsi all'esistenza di uno stato ebraico e per questo attaccarono Israele in ben quattro guerre. Alcuni di questi stati negano ancora oggi a Israele il diritto stesso di esistere e lo stesso fanno buona parte dei palestinesi oggi e faceva Arafat sino a qualche anno fa. Ricordiamoci poi che i più grandi massacri di palestinesi non li eseguì certo Israele, ma la Giordania (il Settembre nero non dice nulla a nessuno?) e, in secondo luogo, la Siria. Per non parlare del problema dei profughi. Tutti si premurano, giustamente, di parlare delle centinaia di migliaia di profughi palestinesi, ma nessuno si degna di citare gli altrettanto numerosi profughi di religione ebraica, centinaia di migliaia dei quali scacciati dai paesi arabi nei quali risiedavano da secoli. Marco Meotto, Rivoli (To)
2) Non sono d'accordo
E' interessante notare che la signora Rossanda ci ricorda che Israele non rispetta le sanzioni dell'Onu dal 1967, ma si dimentica di scrivere - magari è negligenza , magari è persuasione occulta , chissa? - che la prima e fondamentale risoluzione dell'Onu che divideva il territorio tra israeliani e arabi è stata rifiutata proprio dai paesi arabi (perché i palestinesi intesi come popolo ancora non esistevano), allora non si capisce perché in un rapporto bilaterale Israele debba trattare con chi ha rifiutato la prima e la più importante delle risoluzioni. Inoltre reputo un po' forte il paragone tra Sharon e i movimenti fondamentalisti di Hamas: la sensibilità di molte persone viene ferita dal paragone tra un governo democraticamente eletto a uno dei più sanguinari movimenti terroristici. La disamina della signora Rossanda poi si articola su dove il muro della vergogna sarà costruito ossia su territori occupati che renderanno difficile la circolazione dei palestinesi e non ne daranno continuità territoriale, ma omette - sarebbe il caso di dire come al solito - di analizzare il perché quei territori erano stati occupati e in reazione a quale determinato tipo di azione nei confronti di Israele. Dire, infine, che Arafat non ha il controllo dei movimenti terroristici è fuori luogo tanto è oggettivamente falso. Gabriel Zazzu Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione del Manifesto. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.