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Internazionale Rassegna Stampa
26.02.2004 Ci sono notizie che danneggiano Arafat ?
allora si ignorano

Testata: Internazionale
Data: 26 febbraio 2004
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: «Varie da Israele - 20/02/04»
A pag.21, dalla cronaca da Gerusalemme:
Politica - La Croce rossa condanna Israele

Il 18 febbraio il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) ha criticato il muro di separazione costruito dal governo israeliano e lo ha definito "contrario al diritto internazionale umanitario in quanto si allontana dal tracciato della Linea verde e sconfina nei Territori palestinesi". La Linea verde è il confine dell'armistizio del 1949 che separa Israele dalla Cisgiordania. Il Cicr chiede a Israele "di sospendere immediatamente la costruzione del muro e di abbattere i tratti di barriera già edificata" nei Territori. È la prima volta che la Croce rossa prende una posizione ufficiale così netta. Secondo i dati dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, sono 680mila i palestinesi direttamente colpiti dalla costruzione della barriera israeliana, che sconfina per 850 chilometri quadrati in Cisgiordania, occupando abusivamente il 14,5 per cento del suo territorio. Di questi, 270mila vivono nella zona compresa tra il muro e il tracciato della Linea verde, mentre oltre 400mila devono attraversare il muro per raggiungere i loro posti di lavoro.
Interessante sapere che la Croce Rossa Internazionale abbia per la prima volta preso una posizione così netta su una questione internazionale, infatti riguardo ai macelli provocati dalle bombe umane palestinesi sugli autobus israeliani, ha sempre taciuto. Complimenti.
La barriera difensiva, che è stata concepita per esigenze di sicurezza, non traccia confini definitivi e verrà completata con l'intento di evitare il più possibile i disagi per la popolazione civile palestinese, succube e vittima delle politiche suicide di Arafat.

Nazioni Unite
Il parere della Corte dell'Aja

Il governo israeliano ha deciso che non parteciperà alle udienze fissate
dalla Corte internazionale di giustizia per esaminare la legalità del muro
di separazione. Il primo appuntamento della Corte, che ha sede all'Aja, è
previsto per il 23 febbraio.
Quello che emetterà la corte sarà solo un parere, non vincolante.


La cronaca - Sondaggio su Abu Ala

Secondo un sondaggio realizzato dall'università di Bir Zeit, in
Cisgiordania, la maggioranza dei palestinesi è insoddisfatta della politica del premier Abu Ala, ritenuta troppo "debole". Il 57 per cento delle persone
interpellate considera il presidente Yasser Arafat la personalità più adatta a dirigere il popolo palestinese [18]. Circa 200 giornalisti palestinesi hanno fatto un sit in davanti al consiglio legislativo palestinese, a Gaza, per denunciare la scarsa protezione assicurata dalle autorità alla stampa arabofona.
Le proteste dei giornalisti sono arrivate anche a Ramallah, direttamente da Arafat, ma Internazionale non lo scrive.

Israele indaga - Il caso Tannenbaum

La commissione parlamentare israeliana che indaga sul caso di Elhanan
Tannenbaum, l'uomo d'affari rapito e recentemente liberato in uno scambio di
prigionieri con gli hezbollah libanesi, ha reso noto il suo rapporto.
Secondo il testo Tannenbaum potrebbe essere coinvolto "nello scandalo più
grave della storia di Israele", relativo alla sicurezza dello stato.
Internazionale omette di riportare la notizia dell'infermiera di 27 anni della Mezza Luna (la Croce Rossa araba), arrestata dopo aver aiutato più volte dei terroristi a nascondersi nel quartier generale di Arafat.
Omessa anche la notizia della vergognosa usanza da parte palestinese di usare dei bambini per testare i controlli ai passaggi con l'Egitto, per il traffico d'armi, come testimonia il fermo di tre bambini di 7, 8 e 10 anni, mandati allo scoperto dalle organizzazioni terroristiche palestinesi, a questo scopo.

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