Sembra che di "muri" ce ne sia uno solo balle, è che con gli altri non c'entra Israele
Testata: Libero Data: 24 febbraio 2004 Pagina: 13 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «Yemen-Arabia, la barriera dimenticata»
Riportiamo l'articolo di Dimitri Buffa su una delle tante barriere dimenticate dai mass-media, pubblicato su Libero oggi, martedì 24 febbraio '04. Tutti parlano del Muro tra Israele e i territori palestinesi che ha funzioni essenzialmente anti terroristiche. E che più che di muro trattasi di barriera metallica con sensori elettrici. Nessuno invece parla del muro per dividere lo Yemen dall'Arabia Saudita che il governo di Riyad ha cominciato a fare costruire due mesi orsono e che ha già raggiunto la lunghezza di centocinquanta chilometri lungo il confine. Il confine tra i due paesi era fissato dal 2000 nel trattato di Gedda che comprendeva una zona neutrale di circa 20 chilometri, che doveva fungere da striscia per il pascolo di pecore e cammelli della tribù beduina di Wayilah, dal lato yemenita. E' bene dire che questa tribù possiede veicoli militari e armi e in passato aveva fatto dei raid sanguinari contro le popolazioni saudite di confine. Proprio nel duemila c'erano in particolare stati scontri a fuoco con la tribù saudita degli Yam e contro quella dei Dahm. In quel luogo del mondo lontano dai riflettori e dalle polemiche internazionali infatti si vive un po' come ai tempi dell'impero ottomano quando le tribù arabe continuamente si facevano guerre e saccheggi tra loro e aveva ragione chi vinceva. così d'altronde i sauditi costituirono il loro primo stato nell'800 sotto la dominazione congiunta di Saud e di Ibn al Wahab (da cui venne il wahabismo, forma post moderna ed eretica di integralismo islamico). Nel 2202 morì in circostanze misteriose (avvelenato?) lo sceicco bin Shag, capotribù degli yemeniti Wailah, che sosteneva di avere carte che provavano il possesso di quei territori di confine da parte dello Yemen da ben 250 anni. Di conseguenza la tribù orfana del suo capo ricominciò la guerriglia rivendicando i territori e dicendo di non riconoscere il confine. A quel punto, senza che la comunità internazionale avesse nulla da eccepire, nacque il progetto saudita di un muro di separazione. Che iniziò a essere materialmente costruito a Natale dell'anno scorso e che è formato essenzialmente di tubi di cemento accatastati per decine di chilometri per svariati metri di altezza. I sauditi dicono che lo hanno fatto per evitare infiltrazioni di Al Qaeda dallo Yemen, gli yemeniti invece sostengono che sia stato costruito per annettersi le terre dei Wayilah che sostengono essere loro prima ancora dell'800 quando nacque (sempre con razzie e saccheggi) il primo stato saudita. Questo muro rischia di creare una guerra di confine, occultata dalla maggior parte dei media arabi ed europei, simile a quella che oppose negli anni '60 Cina e Urss. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Libero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.